CHI
DIFENDE IL NOSTRO LAVORO?
E' in
corso il negoziato (e siamo alle battute finali) tra OOSS e
Amministrazione per definire i criteri di distribuzione del FUA 2005 al
MAE.
Ricordiamo che il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri
on.Gianfranco Fini si battè per avere 3 milioni di Euro in più da
destinare al FUA del personale del MAE in considerazione anche
dell'impegno aggiuntivo richiesto a tutta la struttura dai tragici
avvenimenti internazionali di quest'anno.
Scopriamo ora, ma questa O.S. aveva avvertito del pericolo tutti i
colleghi con un volantino di alcuni mesi fa, che a fine novembre il
Ministero dell'Economia e delle Finanze ci ha scippato la metà di quella
somma. Evidentemente neppure gli impegni presi pubblicamente da uno dei
massimi leader politici nazionali vengono rispettati quando si tratta di
togliere risorse ai dipendenti pubblici.
I TAGLI
SONO PER UNA PARTE SOLA
Ma i
tagli non si abbattono su tutti nella stessa misura. Il S.A. Farnesina
–RdB ha ampiamente denunciato che la forbice dei redditi si sta
divaricando anche nel pubblico impiego:un pugno di privilegiati dispone di
accesso facilitato alle risorse collettive, mentre tutti gli altri
subiscono gli effetti dell'ingiustizia distributiva. La parte accessoria
degli emolumenti diviene terreno di conquista per chi ottiene speciali
lasciapassare.
E' il
caso del nostro FUA. Non solo non c'è nessun rispetto del criterio
meritocratico se il FUA continua ad essere distribuito in modo iniquo, ma
nella condizione attuale la priorità è la ridistribuzione del reddito;
tutti hanno sempre riconosciuto che dovrebbe sopperire ai nostri stipendi,
cui manca la 4° settimana del mese!!!
DIFFERENZE ABISSALI
In
alcune Direzioni la media pro capite di FUA arriva a stento ai
mille euro; in altre è
cinque/sei volte tanto. A parità di lavoro, differenze abissali. Chi
ha il coraggio di giustificarle quando si assiste alla crescita
esponenziale di tutti i costi? Dobbiamo porre fine a questa sperequazione.
Il FUA è l'unico strumento che abbiamo per riequilibrare e integrare il
nostro magro salario.
IL FUA A
TUTTI QUELLI CHE LAVORANO
Il
Sindacato Autonomo Farnesina – RdB ha avanzato al tavolo negoziale con
l'Amministrazione questa proposta, che ci sembra l'unica accettabile
quando la maggioranza del personale fa fatica ad arrivare alla fine del
mese: aumentare la parte di FUA
che ricompensa tutto il lavoro, prescindendo da ogni altra
sua qualificazione. E' infatti sul carico di lavoro in generale che la
macchina ministeriale sta oggi facendo affidamento per continuare a
funzionare. Il FUA deve essere strumento per ridistribuire il reddito
secondo giustizia.
Tutto il
personale deve avere diritto ad accedere al FUA nella misura necessaria
per riequilibrare i salari. Il S.A. Farnesina - RdB ha chiesto che almeno
l'80 per cento della somma stanziata (il totale è circa nove milioni di
euro dopo il taglio di un milione e mezzo di euro operato dal MEF)
contribuisca a questo scopo primario. La parte restante deve essere
distribuita secondo criteri trasparenti e programmati che tengano conto
del raggiungimento degli obiettivi in modo chiaro ed efficace.
Ricordiamo che in questo momento si decidono le regole che verranno usate
tra qualche mese per il calcolo individuale dell’importo FUA che ciascuno
riceverà e, come sempre, invitiamo tutti a farsi parte attiva, inutile
piangere dopo!! la documentazione è a disposizione di tutti i nostri
simpatizzanti presso la nostra sede.
La Segreteria
(Daniela
Febbo, Tiziana Giacometti, Marco Menchinucci, Fiorella Palma, Maurizio
Polselli,
Elia Rosati, Davide Scalmani, Antonio Zagaroli) |