Una rondine a primavera...
Il Delegato dell’On.
Ministro Ambasciatore Vittorio Surdo ci ha incontrato il 22 marzo u.s.,
con le altre OOSS del MAE, in una riunione di lavoro sui temi più
importanti in discussione: risorse economiche; nuove assunzioni; ruolo
degli "esperti"; buoni pasto.
Il problema sempre
più grave delle risorse finanziarie
Mai come oggi è apparso
così chiaro che i tagli al bilancio del MAE sono divenuti inaccettabili,
che siamo il fanalino di coda dell'Europa in termini di risorse assegnate
all'azione di politica estera, che è assurdo pensare di avere obiettivi
che rispondano alle esigenze di un paese moderno e sviluppato e al
contempo negare quei mezzi economici e quelle risorse umane indispensabili
-- non diciamo per raggiungere quegli ambiziosi risultati di politica
estera di cui si sente spesso discettare -- ma almeno per pensare
sensatamente di garantire i servizi essenziali della nostra rete. La
necessità di proseguire il dialogo tra OOSS e Amministrazione per arrivare
insieme a soluzioni condivise è riconosciuto come il principale metodo per
affrontare i problemi sul tavolo. Il S.A. Farnesina dà atto
all’Ambasciatore Surdo di aver operato schiettamente in questa direzione e
di essersi strenuamente impegnato per le risorse di questa
Amministrazione.
… e delle risorse
umane
L'Amb. Surdo ha fatto presente che anche per le risorse umane sono state
avanzate richieste ragionevoli alla Funzione pubblica di deroga al blocco
delle assunzioni sia per il personale della carriera diplomatica che per
le Aree Funzionali. Ci è stato fornito il seguente schema: richiesta di
autorizzazione ad assumere 197 unità (27 diplomatici; 4 dirigenti; 20 C1
APC da bandire con concorso; 32 C1 idonei concorso 2004; 50 B2 idonei
concorso 2005; 64 B1 del corso-concorso interno).
L’Amb. Surdo ha inoltre affermato la necessità di agire insieme per
mettere ordine alla presenza nelle sedi estere di personale esterno al
MAE. Sarà un impegno che l’Amministrazione dovrà mantenere fermo: il
personale non MAE dovrà essere finanziato dalle Amministrazioni di
appartenenza e non dovrà sostituire il personale di ruolo.
Razionalizzare gli
esperti
Secondo il S.A.
Farnesina tale intervento di razionalizzazione delle figure dei cosiddetti
"esperti" è improcrastinabile.
Sempre più numerose
giungono a questa OS segnalazioni circa presenze difficilmente
giustificabili nelle nostre sedi (sono oggi ben 228 gli “esperti” carico
del bilancio MAE). Occorre chiarire che gli esperti – i quali devono
essere veramente tali per titoli ed esperienza professionale già
dimostrata -- possono essere utilizzati soltanto qualora non sia
possibile ricorrere al personale di ruolo e soprattutto che la loro
attività deve corrispondere alle effettive esigenze della nostre rete.
Agli esperti bisogna affidare incarichi precisamente definiti e obiettivi
misurabili. Gli esperti devono sviluppare un piano di lavoro e dichiarare
con quali metodi e tempi intendono raggiungere gli obiettivi per cui sono
stati chiamati a lavorare per la nostra amministrazione. Si devono dunque
gettare le basi per l'istituzione di procedure di valutazione affidate al
Capo Missione o ad un suo delegato, che devono rilevare l’effettiva
esigenza di personale non di ruolo, definirne gli obiettivi, monitorarne
costantemente le attività i e valutarne con cadenza semestrale l’operato.
Se il grado di raggiungimento degli obiettivi non è soddisfacente
l’esperto deve essere rimosso. Tale intervento di buona amministrazione
non potrà che avere benefiche ricadute in termini di efficienza ed
efficacia dell'azione di politica estera.
I buoni pasto
L’Amministrazione ha
infine presentato alle OOSS la prospettiva di attendere ancora un paio di
anni per passare al regime dei buoni pasto. Al S.A. Farnesina due anni
sembrano troppi per una soluzione a cui si sarebbe potuto arrivare molto
prima. L’obiettivo che fino ad ora era soltanto del S.A. Farnesina è
divenuto un obiettivo comune. Ne siamo felici perché va nell’interesse di
tutti i dipendenti della Casa. Non siamo più i cavalieri solitari. Ma
occorre anche riconoscere che la stragrande maggioranza dei nostri
colleghi è distratta dagli effetti di quello stagionale stordimento
causato dalla "lista". Alternando apatia, delusione, agitazione,
eccitazione sembrano dimenticare la cura che il S.A. Farnesina ha messo a
disposizione: il ricorso. Bisogna soltanto avere il coraggio di decidere
con la propria testa.
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