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Apprendiamo
che una Direttiva Europea (ma di quale Europa stiamo parlando?) prevede
che il prestito dei libri presso le biblioteche pubbliche sia assoggettato
ad un ticket che dovrà poi essere riversato ad autori ed editori, andando
a perdersi nel marasma della SIAE «affinché
siano modificate le legislazioni di quei paesi che prevedono la gratuità
del prestito pubblico effettuato da biblioteche e altri enti pubblici». L’Europa
dei padroni, non certo quella dei popoli, si fa paladina invece che della
crescita culturale dei propri cittadini, dell’aumento dell’ignoranza. Le
biblioteche pubbliche, dopo il taglio dei fondi operato dal governo,
ancora una volta si ritrovano, loro malgrado, a dover subire pesanti
provvedimenti che mettono a dura prova la loro funzione sociale allo scopo
di restringere sempre più il diritto alla lettura, alla erogazione di
servizi culturali, alla conoscenza. Ci
immaginiamo già la scena: un giovane si reca presso una biblioteca per
svolgere la tesi di Laurea ed al momento di richiedere un libro in
consultazione si sente rispondere dal Bibliotecario di turno (trasformato,
suo malgrado, in gabelliere) “prima si deve munire dello scontrino
alla cassa”. In
un momento in cui la situazione economica delle famiglie che vivono a
reddito fisso si fa ogni giorno più difficile e l’acquisto di un libro
rappresenta un lusso, non si trova di meglio che inventare un nuovo
balzello che colpirà inevitabilmente le fasce sociali più deboli,
allontanandole dalla lettura. DIFENDIAMO
I BENI LIBRARI E LE BIBLIOTECHE La
cultura è un diritto di tutti No
al ticket sul prestito dei libri! Roma,
2 marzo 2004 |