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Sabato
24 aprile a Firenze, presso gli Uffizi, si è tenuta una affollata
assemblea di lavoratori precari (ATM -Assistenti Tecnici Museali e
Giubilari) che ha portato alla chiusura della Galleria dell'Accademia,
del Museo di S. Marco e all' apertura al di sotto dei minimali
stabiliti degli Uffizi, avvenuta con 39 addetti quando il minimo
stabilito è 44. L’assemblea ha stabilito una serie di iniziative di
lotta locali e nazionali per riportare al centro dell’attenzione la
vertenza dei precari, stanchi ormai delle promesse di Cgil-Cisl-Uil.
Il primo appuntamento è stato lo sciopero di domenica 2 maggio
proclamato dalla RdB a Firenze. UN
FULMINE A CIEL SERENO Lo Sciopero del 2 maggio dei lavoratori precari del Polo Museale fiorentino ha avuto uno straordinario successo, portando alla chiusura la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell' Accademia, la Galleria Palatina. Una mobilitazione che ha rappresentato un momento alto della battaglia per la nostra assunzione e che ha spiazzato sia l’amministrazione che i sindacati confederali.
Gli Obiettivi dello
Sciopero fiorentino del 2 maggio e della mobilitazione che a carattere
nazionale intendiamo proporre a tutte e tutti
i precari dei Beni Culturali, sono, innanzi tutto la
stabilizzazione del rapporto di lavoro, l'opposizione al processo di
privatizzazione, al
disegno di cartolarizzazione
e svendita del nostro Patrimonio Storico – Artistico e al nuovo
Codice dei Beni Culturali, entrato in vigore il primo maggio scorso,
ispirato da una visione mercantile che stravolge i principi
della tutela e della protezione dei nostri beni culturali. L’OBIETTIVO IMMEDIATO DEL FULL TIME PER TUTTI GLI ATMMartedì 4 maggio alla trattativa decentrata del Polo Museale fiorentino è stato annunciato che il Segretario Generale Proietti aveva negato l' autorizzazione all' estensione dell'orario di lavoro degli ATM di Firenze per coprire il grave sotto organico, sostenendo che tale estensione avrebbe palesato una possibile stabilizzazione del rapporto di lavoro agli occhi degli altri precari ministeriali. La settimana precedente l' Amministrazione del Polo Fiorentino aveva fatto firmare ad alcuni precari Atm i contratti che prevedevano tale estensione dell' orario, sulla base delle "solite" assicurazioni di Urbani: il rammarico del Soprintendente Paolucci è stato quello di fidarsi del Ministro, quello dei lavoratori sarà quello di essersi fidati del Soprintendente. La RdB si sta impegnando per ottenere un accordo che aumenti l’orario settimanale degli Atm, ma a livello nazionale, cioè per tutti gli assistenti tecnici e per la definitiva assunzione in ruolo di tutti i precari del ministero.
Dietro la mossa del
prolungamento dell’orario si evidenziano due visioni di gestire la
cosa pubblica, interne, ci sembra, alla stessa logica mercantile e
privatistica: il fine è quello di allungare l’orario dei precari ma
in modo deregolato, aggiungendo al 50% accordato al tavolo nazionale,
un 50% che non rientra nel contratto: ci troveremmo quindi ancora di
fronte a forme atipiche e ultraflessibili di lavoro. ORA
BASTA! I
fatti parlano chiaro. E' tempo ormai di rompere ogni indugio e di
estendere lo stato di agitazione proclamato dai precari fiorentini in
tutta Italia; è tempo di riprendere la lotta in prima persona senza
le mediazioni dei grandi apparati concertativi; è tempo di rompere le
comtrapposizioni tra precari dei vari ministeri fomentate da
"furbi" ministri e sindacati.
I Precari fiorentini, dopo il successo dello sciopero del 2
maggio, che ha portato alla chiusura del principali Musei della città,
propongono a tutti i precari:
Per la nostra definitiva stabilizzazione Contro
le privatizzazioni Contro la svendita
del patrimonio pubblico
Firenze, 15 maggio 2004 Assemblea
Precari Beni Culturali di Firenze con
il sostegno di RdB-Cub Pubblico Impiego settore beni Culturali
- Confederazione Cobas Contatti: Flavio: cell. 331499230; Michela: cell. 3281677371.
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