Dagli
Archivi e dalle Biblioteche un grido d’allarme La RdB proclama lo stato d’agitazione nazionale dei lavoratori del Ministero beni e attività culturali |
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“Difendiamo i Beni Culturali, Non c’è un minuto da
perdere” leggevamo sull’appello nazionale che i lavoratori
dell’Archivio Centrale di Roma hanno diffuso alcuni giorni fa in tutti gli
archivi, biblioteche, gallerie e musei statali del paese. L’ultimo
comunicato in ordine di tempo è a firma delle RSU della Biblioteca
Braidense: stessi toni, stesse preoccupazioni. Insomma in tutta Italia la pesante politica di tagli
imposta dal governo anche sui beni culturali si fa sentire e l’accordo del
3 luglio scorso sottoscritto dalle altre OO.SS. ad esclusione della RdB, in
riferimento alle turnazioni, ha aggiunto paglia sul fuoco sulla già
difficile situazione, in particolare, degli archivi e delle biblioteche. La RdB raccoglie e rilancia l’appello della RSU della
Biblioteca Braidense impegnandosi per una revisione dell’accordo in
questione, contestando duramente la politica che i ministri del Tesoro e dei
Beni Culturali stanno realizzando al solo fine di fare cassa, in una
operazione di abbandono e sfascio del settore e di prossime dismissioni.
L’ultimo esempio è rappresentato
dal principio del silenzio assenso approvato dal governo a colpi di fiducia
pochi giorni fa. In
difesa dei posti di lavoro, del patrimonio artistico, storico, archivistico
e bibliotecario pubblico, delle aperture prolungate e dei servizi offerti
fino ad oggi all’utenza, la RdB proclama lo stato d’agitazione del
personale del Ministero beni e attività culturali ed invita tutti i
lavoratori e le lavoratrici ad aderire allo sciopero generale del 7 novembre
p.v. come prima risposta di massa al pesante attacco governativo in atto,
per poi arrivare a forme di protesta specifiche da stabilire nei prossimi
giorni. Roma, 5 novembre 2003 RdB P.I. Coord. Nazionale Beni Culturali |
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