NOTIZIARIO n.31
PER FERMARE LO SMANTELLAMENTO DEI BENI CULTURALI

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Sommario:

·         Contrattazione nazionale di ministero del 28 novembre;

·         precari, la situazione.


Contrattazione Nazionale del 28 novembre 2003 su: Statuto della Fondazione del Museo Egizio di Torino, Turnazioni, Riqualificazione, Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma.

Statuto della fondazione del Museo Egizio: è stato presentato e consegnato alle OO.SS. lo statuto. Come già denunciato dalla RdB/PI a settembre 2002, all’indomani della consegna da parte del Ministro Urbani della bozza di statuto e del regolamento attuativo ex art. 33 della finanziaria, quei documenti contenevano un grave attacco alle tutele contrattuali ed al posto di lavoro dei lavoratori dei beni culturali coinvolti. Questa impostazione è mantenuta nella stesura definitiva e la RdB, sul tavolo nazionale ha posto con forza questo problema sul quale chiamerà alla lotta i lavoratori; il fatto è ancora più grave perché a nostro giudizio il Museo Egizio di Torino rappresenterà il modello di privatizzazione da applicare ai beni culturali in un processo di privatizzazione e precarizzazione selvaggio.  

Turnazioni: i danni provocati dall’accordo di luglio 2003 firmato dalle OO.SS. concertative nel quale si fissava la quota di risorse per le turnazioni pari a quelle del 2000  in molti istituti ha determinato il fatto che i lavoratori, stretti nel ricatto di garantire le aperture degli istituti, pena la messa in discussione dei progetti nazionali “apertura prolungata” e “produttività e efficienza”, hanno scelto “liberamente” di aderire ai turni ottenendo in cambio il recupero compensativo. Al Ministero intanto stanno giungendo, dagli Istituti periferici, richieste di ulteriori fondi sulla corresponsione dei quali l’Amministrazione non si è pronunciata.

Riqualificazione: la confusione sotto il cielo è totale. La commissione unica nazionale ha redatto le linee guida ed i tempi per l’effettuazione degli esami (si parla di gennaio, febbraio e marzo) menzionando tra l’altro la legge 487. L’Amministrazione ha comunicato che emanerà le graduatorie provvisorie (redatte tenendo conto del punteggio dei titoli) e per fare questo avrebbe attivato gli Istituti periferici per inviare i dati relativi ai titoli desumendoli dalle domande dei singoli dipendenti. Considerato che la legge 487 sui concorsi pubblici prevede una validazione di questi punteggi, cosa che può derivare solo da un controllo preventivo dei titoli stessi che l’Amministrazione non è in grado di fare,e la loro comunicazione ai concorrenti prima dell’esame, si rischierà di avere delle graduatorie provvisorie assolutamente non trasparenti.

Data questa situazione di incertezza sia sui tempi che sulle procedure previste la RdB ha ribadito la sua posizione sulla riqualificazione nel suo complesso, rilanciando la richiesta di un riconoscimento economico generalizzato della professionalità acquisita a tutti i lavoratori, unica strada per uscire da un percorso selettivo, che a tutt’oggi è servito a dispensare una parte del FUA, che è di tutti i lavoratori, ad alberghi, ristoranti, docenti, assistenti e quant’altro, determinando inoltre una forte spaccatura tra i lavoratori.

Chiusura della Biblioteca Alessandrina: la RdB ha sollevato il problema della chiusura della Biblioteca Alessandrina (ad oggi non si conosce chi ha emesso tale provvedimento) che sembrerebbe non sufficientemente giustificata dai problemi di sicurezza addotti dall’Amministrazione. Inoltre ha evidenziato il fatto che la chiusura di questo Istituto non permette, anche se temporaneamente, all’utenza di utilizzare una struttura efficiente ed unica all’interno dell’Università “La Sapienza”, ed ha determinato la messa ha disposizione dei lavoratori non autorizzati ad accedere nei locali oggetto della chiusura. Appare singolare inoltre che alla riapertura della Biblioteca, i magazzini librari verranno riaperti part time. Questi locali tra l’altro sono quelli maggiormente dotati delle strutture di sicurezza per l’evacuazione (come le scale antincendio). Alla luce di quanto detto si è richiesto quindi un intervento del Segretariato Generale per la verifica della situazione.


Precari: la situazione

 Si è concluso il presidio di tre giorni (25-26-27 novembre) organizzato dalla RdB P.I. sotto Montecitorio a sostegno della vertenza precari e degli emendamenti presentati dalla nostra O.S..

In particolare segnaliamo l’incontro del 26 novembre con la delegazione D.S. guidata dall’On. Violante al quale abbiamo illustrato la situazione riguardante il personale atipico e precario presente nella Pubblica Amministrazione, chiedendo l’appoggio agli emendamenti della RdB P.I. alla Legge Finanziaria attualmente in discussione finalizzati alla trasformazione dei vari contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Il 27 novembre è stata la volta del  Capo Gabinetto del Ministero beni e attività culturali il quale ha definitivamente “ passato la palla” alla Funzione Pubblica, confermando quello che è il percorso che la RdB P.I. sta portando avanti da tempo e che ci ha visto mobilitati in più occasioni a Palazzo Vidoni.

La RdB P.I. infatti dal marzo scorso ha aperto un tavolo con la Funzione Pubblica sul tema “precariato nella Pubblica Amministrazione” nella convinzione che il problema sia unico e come tale deve essere affrontato: per questo si è costituito il coordinamento dei precari della Pubblica Amministrazione, per unire le rivendicazioni di tutti i lavoratori precari e quindi essere anche più forti ed incisivi.

Apprendiamo che finalmente anche altre sigle sindacali stanno convergendo su questa posizione dopo che per anni, a differenza della RdB, hanno sostenuto la separazione delle vertenze in un’ottica corporativa.

Nei prossimi giorni (data da definire) è previsto l’incontro con il Ministro della Funzione Pubblica On. Mazzella che si è impegnato ad incontrare la RdB ed una delegazione di lavoratori precari. Alla Funzione Pubblica la RdB ha chiesto, inoltre, di aprire un confronto per la sollecita risoluzione delle tutele e prerogative sindacali riguardanti i precari con particolare riferimento alla loro partecipazione alle elezioni delle RSU sui luoghi di lavoro.

Il passaggio della vertenza precari dalle singole specificità alla Funzione Pubblica è cosa ormai avviata tanto che lo stesso Ministro Urbani lo scorso 20 novembre ha scritto una lettera al  presidente del Consiglio Berlusconi di cui riportiamo alcuni brani.

 

“Caro Presidente,
come sai, il Consiglio dei ministri dello scorso 13 novembre ha autorizzato il Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca ad assumere con contratto a tempo indeterminato fino a 15.000 lavoratori precari del mondo della scuola. Da allora si è aperta la questione del "diverso trattamento" che il nostro Governo sta così riservando al precariato di altri Ministeri (segnatamente i beni culturali e la giustizia, fra gli altri).  (…)
 Ti pregherei pertanto di valutare l'opportunità, ora che il disegno di legge finanziaria per il 2004 è al vaglio della Camera dei Deputati, di un Tuo autorevole intervento con i Colleghi Tremonti e Mazzella per una definitiva soluzione di tale questione, che, oltretutto, concerne lavoratori il cui trattamento economico è, ormai da anni, a carico di questa Amministrazione.
In particolare sarebbe estremamente importante dar vita da subito a un piccolo gruppo di lavoro presso la Funzione Pubblica, con la diretta presidenza del Collega Mazzella e la partecipazione di tutti i colleghi interessati, allo scopo di mettere fin d'ora allo studio le possibili soluzioni praticabili nel breve e nel medio periodo.”

Questa la situazione al momento: il più che decennale blocco delle assunzioni ha costretto le amministrazioni a far fronte ai paurosi vuoti in organico attraverso l’utilizzo di LSU, lavoratori a tempo determinato,  “giubilari” per poi passare a forme di lavoro ancora più “creative” quali i co.co.co., lavori in affitto, formazione e lavoro etc…

La precarietà sta diventando una caratteristica di vita per decine di migliaia di lavoratori. Lavoratori che da 5, 10 e anche più prestano servizio nei beni culturali come altrove, e che hanno raggiunto un grado di professionalità tale che in tutte le situazioni la loro presenza è indispensabile.

Il Coordinamento RdB dei precari della P.A. dopo il successo delle ultime iniziative lancia per il 2004 la campagna nazionale “contro la precarietà e le privatizzazioni per la riqualificazione dell’amministrazione pubblica” per giungere alla definitiva soluzione della vertenza in atto.


  

NO ALL’ABBANDONO E ALLA SVENDITA DEI BENI CULTURALI

 

STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI

 

RIQUALIFICAZIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO