Cari
lavoratori,
mi
rivolgo come tutti gli anni a voi, garantiti e non garantiti, dipendenti
del ministero beni e attività culturali, e a tutti quelli che lavorano
nell’indotto del settore, a nero, a tempo determinato, co.co.co. e
simili.
Io non lavoro tutto l'anno, ma solo pochi giorni, quelli del natale. Sono
un Babbo Natale flessibile e precario, peggio di me sta solo la Befana,
che lavora addirittura un solo giorno l'anno.
Quest'anno il carovita rende tutto più difficile. Non so cosa potrò
portarvi.
Non ho diritti, non avrò la pensione perché i contratti che mi fanno non
danno alcun diritto, non posso programmare il mio futuro perché non so
come potrò vivere il resto dell'anno. Avrei bisogno di un reddito
garantito, anche quando non lavoro. Dicevo, il carovita! I costi dei
consumi sono alle stelle e non posso permettermi granchè. Sarebbe utile
che ci accordassimo per questo nuovo anno che sta arrivando.
Direi che potremmo fare cosi: potremmo fare che ci accordiamo per scrivere
una letterina comune, tutti insieme, cominciando per esempio a chiedere un
aumento mensile dello stipendio che sia adeguato all’inflazione reale,
almeno di 300 euro in più; potremmo chiedere di inserirci il F.U.A. in
paga base e smettere di svolgere servizi straordinari; e poi ancora una
reale riqualificazione del personale con passaggi di livello automatici
senza selezioni; potremmo risolvere finalmente la vertenza dei precari con
l’assunzione dei 1300 giubilari, 750 assistenti tecnici, 100 co.co.co.;
e fermare definitivamente la svendita dei beni culturali, l’abbandono di
alcuni settori, l’esternalizzazione dei servizi, la Patrimonio SpA,; e
poi ancora il condono edilizio; lo scempio del “silenzio-assenso”;
potremo chiedere nuove assunzioni; potremo rilanciare un ministero
seriamente a rischio collasso… Potremmo chiedere l’abolizione della
concertazione; mandare a casa i professionisti di cgil, cisl, uil.
Essere tutti insieme a fianco dei lavoratori dei trasporti che
scioperano alla faccia di padroni e sindacalisti concertativi e i loro
accordi bidone. Potremmo accordarci perché siano garantiti i trasporti
gratis per chi è precario o non lavora, per chi ha una pensione che non
gli permette di arrivare a fine mese, per gli studenti. Potremmo metterci
d'accordo per rivendicare insieme il diritto alla salute. Potremmo
cominciare a pretendere che la casa sia un diritto per tutti, che venga
tolta dalle mani delle immobiliari private la gestione del mercato degli
affitti.
Potremmo desiderare tutti insieme che si smetta di fare guerre,
bombardamenti, occupazioni militari, stragi; che si smetta di investire in
armi, che i governi smettano di spendere denaro per le spese militari e si
ridistribuiscano a tutti i soldi che producono morte, per produrre invece
una vita migliore.
Potremmo…
Con
la RdB si può!
Auguri!!
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