Oggi,
14 aprile, il ministero per i Beni Culturali e le Attività
Culturali ha convocato i sindacati per consultarli in merito
alla riduzione del 5% delle spese per il personale previsto
dalla legge Finanziaria 2005. E’ previsto in Finanziaria,
tra l’altro, che se tale riduzione non sarà operata entro
il 30 aprile le dotazioni organiche saranno costituite dalle
presenze in servizio al 31.12.2004.
Il
vice ministro Martuscello ha introdotto parlando di incremento
della tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio
culturale del Paese attraverso una maggiore produttività e
efficienza del personale, giustificando in questo quadro di
“razionalizzazione” la riduzione delle Piante Organiche.
La
RdB ha inteso inquadrare il contesto in cui
l’Amministrazione chiede ulteriori riduzioni e tagli come
sempre a carico dei lavoratori. Tagli che, sia i governi
precedenti che l’attuale, hanno operato avendo come fine lo
smantellamento del servizio pubblico e il peggioramento delle
condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti e dei cittadini.
Tagli
che nel ministero BAC hanno portato ad una situazione di forte
carenza del personale con un conseguente aumento dei carichi
di lavoro e disagi ai cittadini utenti. Il ricorso ormai
storico a personale precario (non solo a tempo indeterminato,
ma obiettori, volontari civili e associazioni varie) per
garantire l’attività minima. Tagli ad un ministero che
gestisce il più grande patrimonio culturale del mondo e che
potrebbe invece rappresentare, con adeguati investimenti, una
risorsa per il rilancio dell’economia del Paese.
Questa
riduzione della Pianta Organica inoltra rappresenta un freno
ulteriore ai processi di riqualificazione, forse e non tanto
nell’immediato ma sicuramente per il futuro, che dopo 25
anni di blocco di qualsiasi progressione di carriera ancora
non dà alcuna risposta alle aspettative di tutti i lavoratori
del ministero.
In
questa situazione che rende incerto il futuro dei lavoratori e
del ministero stesso abbiamo assistito all’assurda
discussione su come e dove tagliare.
La
RdB/CUB non ha inteso entrare nel merito dei numeri, come
invece hanno fatto tutti gli altri sindacati, per spostare
qualche virgola ma ha posto sul tavolo le proprie
rivendicazioni:
- Riqualificazione
per tutto il personale e scomparsa dell’area A;
- Assunzione
immediata di tutti i precari in servizio al 100%
dell’orario;
- Assunzione
dall’esterno per la copertura dei posti vacanti dopo
queste operazioni.
Roma,
14 aprile 2005
Federazione
RdB Pubblico Impiego
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