|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Premessa
Le leggi Bassanini, i decreti derivanti ed i nuovi Contratti collettivi hanno operato nelle Amministrazioni pubbliche, ed in particolare nei Ministeri, delle epocali trasformazioni che investono la stessa identità e ragione di essere del posto di lavoro.
E’
principale preoccupazione della R.d.B. tutelare il personale e
garantire tutti i diritti e la legittima aspirazione ad una
progressione di carriera. Queste trasformazioni e tutti i processi
di ristrutturazione ad esse collegati, non prevedono spese
aggiuntive per il bilancio e tutti gli interventi di modifica
dello status del personale amministrativo (posizioni di
inquadramento, riqualificazioni, incentivi alla mobilità, ecc.)
dovrebbero, secondo la legge, essere effettuati rispettando gli
attuali stanziamenti economici ad essi destinati.
Quello
che ha caratterizzato la nostra Amministrazione in tutti questi
anni è stata l’assoluta mancanza
di formazione ed aggiornamento professionale, mentre i
pochi corsi sono stati molto costosi
e destinati ad un numero esiguo di personale.
All’interno
degli stessi Uffici dove, con grande impegno e sacrificio
personale, sono stati effettuati processi di autoformazione
spontanei per il buon funzionamento dell’Istituto, vi è una
grande aspettativa per un serio coinvolgimento del personale al
cambiamento innovativo che si va compiendo, mirato al proficuo
assorbimento delle innovazioni tecnologiche, procedurali e
legislative che, in aderenza alle normative di sburocratizzazione,
snellimento e razionalizzazione, possa determinare un cambiamento
positivo nel modo di lavorare e di rapportarsi con l’utenza.
La
nostra O.S., nell’attuale panorama politico-istituzionale, si
propone il recupero, la valorizzazione e la retribuzione della
qualità e degli alti
livelli di professionalità del personale amministrativo del
nostro Istituto, nonché, a livello generale, il rilancio della
Pubblica Amministrazione come servizio alla collettività, contro
le politiche di smantellamento della stessa.
L’Amministrazione,
dovrà essere consapevole che il personale, che sino ad oggi ha
dimostrato di possedere quelle doti di responsabilità e di
impegno che da più
parti vengono disconosciute ai pubblici dipendenti, va finalmente premiato e motivato, sviluppando una strategia
politica del personale, che abbia come obiettivo il
riconoscimento, attraverso provvedimenti coerenti, delle legittime
aspettative di carriera di tutti i lavoratori.
Trascurare
tali problematiche potrebbe apparire aderente ad un progetto di
riforma basato su astratti modelli ideologici anziché su una
realtà operativa concreta.
La R.d.B., in considerazione dei suddetti argomenti,
consapevole che le riforme derivanti dalle leggi
19 e 20 del 1994, dalla riforma del capitolo V della Costituzione
e dalla legge 131 del 2003
comportano e determineranno nuovi modelli organizzativi,
cui faranno seguito l’introduzione di nuove tecnologie, sempre
più avanzate e sofisticate, nonché diverse procedure lavorative
che richiederanno ai lavoratori della Corte dei conti maggiore
professionalità e flessibilità, sostiene il ruolo centrale del
Contratto integrativo della Corte dei conti, che dovrà contenere
un sostanziale
aumento della dotazione organica ed un nuovo Ordinamento
professionale che dovrà prevedere: ·
la riduzione dei livelli economici di inquadramento del
personale. ·
la riduzione,
attraverso un accorpamento, dei profili professionali,
ridefinendone di nuovi e collocando il personale nei livelli
economici rispondenti al contenuto del nuovo profilo.
·
la definizione
dei criteri con cui inquadrare i lavoratori attualmente in
servizio nei nuovi profili professionali, assumendo come criteri
l’esperienza professionale acquisita e l’anzianità di
servizio.
·
l'inserimento
nei ruoli del personale che svolge la propria attività lavorativa
con contratti di lavoro atipici. Tale
proposta, oltre ad avere i presupposti di legge, è stata
recentemente ribadita dalla circolare n.1/04 del 4.3.04 del
Dipartimento della Funzione pubblica ORDINAMENTO PROFESSIONALE
Il
nuovo sistema di Ordinamento professionale previsto dal CCNL non risolve lo
spinoso problema del mansionismo e
la previsione di collocare tutto il personale in tre aree
è una soluzione già superata, se si tiene conto dell’elevato
livello medio culturale del personale e degli strumenti
tecnologici già in uso, nell’attuale organizzazione del lavoro.
Pertanto la semplificazione in due sole aree è necessaria
ed inevitabile, in quanto la eccessiva
frammentazione dei livelli retributivi è in contrapposizione con
la pretesa flessibilità connessa ai nuovi modelli organizzativi. AREE
PREVISTE ·
Area B/area
del procedimento
con posizioni economiche
B2 B3 ·
Area C/area
del provvedimento
con posizioni economiche
C1 C2 C3 Ipotesi
di accorpamento e di individuazione dei profili professionali
Posizione
economica C3
Funzioni Amministrativo- Responsabile del provvedimentoeconomico
- giurisdizionali
Amministrativo – economico -
giuridico Funzioni
Culturali
Responsabile
di Biblioteca e
tecniche
Responsabile linguistico
Coordinatore Comunicatore Funzioni
Informatiche
Analista
esperto di procedure Posizione economica C2Funzioni Amministrativo- Responsabile del procedimentoeconomico - giurisdizionale Amministrativo - Economico
Giuridico Funzioni
Culturali
Bibliotecario e
tecniche Traduttore Funzionario Comunicatore
Funzioni
Informatiche
Analista di procedura/sistema Posizione economica C1 Funzioni Amministrativo - Responsabile Amministrativo -economico
- giurisdizionale
Economico - Giuridico Funzioni
Culturali
Collaboratore bibliotecario e
Tecniche
Collaboratore
linguistico Collaboratore Comunicatore
Responsabile
dei servizi
Tecnici
Funzioni
informatiche
Analista programmatore Posizione economica B3Funzioni Amministrativo Assistente AmministrativoEconomico Giurisdizionale
Economico Giuridico
Funzioni
Culturali
Assistente
di Biblioteca e
Tecniche
Assistente linguistico
Assistente Comunicatore
Assistente
dei servizi Tecnici Funzioni
Informatiche
Operatore programmatore Posizione
economica B2
Funzione Amministrativo Assistente Ausiliario*Economico
Giurisdizionale Funzioni Tecniche Assistente Ausiliario*
*L’Assistente ausiliario assume specifica denominazione a
seconda della specializzazione ovvero delle specifiche funzioni, ad
esempio: Assistente ausiliario amministrativo economico giuridico, Assistente
ausiliario fotocompositore, litografo ecc..
In considerazione di ciò si dovrà: 1.
Collocare il personale nelle posizioni economiche
rispondenti utilizzando il criterio dell’esperienza
professionale acquisita
e dalla maggiore anzianità. 2.
I percorsi di carriera successivi alla definizione
dell'inquadramento si dovranno basare su criteri certi e
trasparenti, dando possibilità a tutto il personale di poter
accedere ai corsi di aggiornamento e qualificazione. 3.
In considerazione del contenzioso in atto è necessario
stabilire, per il personale escluso dai recenti percorsi di
riqualificazione, il passaggio nella posizione economica
superiore, tramite corso-concorso, con disponibilità di posti per
tutti i concorrenti. Dal punto di vista economico, per il raggiungimento di questo obiettivo si devono considerare: 1.
I risparmi realizzati dall’Amministrazione in tanti anni
attraverso l’utilizzo del personale
in mansioni superiori. 2.
I risparmi di gestione realizzati
derivanti dalla differenza tra l’assegnazione del
Ministero del Tesoro e la spesa effettiva. 3.
Le somme pro-capite previste dal CCNL per incrementare il
fondo unico di amministrazione. 4.
Gli stanziamenti previsti dal Fondo unico di
Amministrazione.
Inoltre l’Amministrazione dovrà impegnarsi a reperire
maggiori risorse sfruttando appieno le disponibilità finanziarie
concesse dall’art.12,comma 1 lettera S della legge n.59/97 e le
disponibilità politiche/istituzionali concesse
dalla legge 131/03. PROPOSTA DI NUOVA DOTAZIONE ORGANICA La
dotazione organica viene aumentata del 25%. Quindi
si passa dagli attuali 2889 unità a 3609, da distribuire in
maniera proporzionata tra le posizioni economiche previste. FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONEIl fondo unico di amministrazione viene costituito sulla base di quanto determinato dal CCNL, dalle seguenti voci: ·
Fondi ex art. 36, 37 del CCNL 1994/97. ·
Riduzione dello straordinario come previsto dall’art.30 del
CCNL. ·
Economie derivanti dall’utilizzo del par-time ·
Quote di indennità di amministrazione risparmiate a seguito
di cessazioni dal servizio. ·
Fondi derivanti dai vari rinnovi contrattuali ( nella quota
di personale presente di fatto nel nostro Istituto) ·
Fondi non utilizzati degli anni precedenti (al netto delle
trattenute) UTILIZZO DEL FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONEIl
salario accessorio legato alla produttività è ormai parte
integrante dello stipendio del personale, per cui si istituisce un
“premio di fine esercizio”
costituito dalle somme residue del fondo, da corrispondere a tutto
il personale in maniera fissa e continuativa, con cadenza annuale
come riconoscimento dei livelli di produttività raggiunti negli
anni. 1.
Finanziamento per l'applicazione
del nuovo ordinamento professionale. 2.
Retribuzione delle particolari posizioni di lavoro: ·
Indennità video; ·
Indennità di lavori disagiati; ·
Indennità di turno; ·
Indennità di reperibilità; ·
Indennità di sportello; ·
Indennità di cassa. 3.
Premio di fine esercizio. La destinazione di questo emolumento (da erogarsi annualmente), pari almeno al 25% del Fondo Unico di Amministrazione, trova fondamento nei mutamenti strutturali ed organizzativi che derivano dall'applicazione della riforme della Corte dei Conti. · Qualsiasi emolumento accessorio deve essere pagato nell’anno di riferimento, pena il pagamento degli interessi e della svalutazione monetaria. · La contrattazione relativa al fondo va avviata e conclusa entro il mese di gennaio dell’anno di riferimento. FORMAZIONE
La formazione e l’aggiornamento costituiscono elemento fondamentale per lo sviluppo professionale e culturale del personale della Corte dei conti. Solo attraverso politiche formative serie e credibili che coinvolgano tutto il personale, sarà possibile ottenere risultati positivi sia per la Corte dei conti che per la collettività. 1. I corsi di formazione ed aggiornamento dovranno riguardare tutto il personale e avranno un carattere permanente. 2. La qualità della formazione sarà oggetto di verifica da parte di apposite commissioni paritetiche . 3. I corsi saranno tenuti negli orari di lavoro e possibilmente nelle sedi di appartenenza. 4. La formazione del personale si propone l’obiettivo di aggiornare costantemente i lavoratori e di accompagnarli nella progressione di carriera all’interno delle aree e tra le aree 5. Appositi corsi verranno programmati per il personale trasferito in nuovi Uffici, aventi carattere di concretezza ed operatività. Considerato che, soprattutto negli Uffici ad alta specializzazione questa funzione è stata svolta fino ad oggi dai colleghi volenterosi più esperti, senza alcun riconoscimento, essa va formalizzata e programmata da parte del Dirigente, a beneficio dell'efficienza dell'Ufficio e del legittimo riconoscimento formale ed economico del personale che la svolge. 6. Per le conoscenze di base di alcune materie, ormai imprescindibili, quali la lingua inglese, informatica di base (programma word, excel ecc..), ragioneria di base per lavoro di revisione, preparazione giuridica di base ed archivistica per la giurisdizione ecc.. vanno rilevate le situazioni di carenza tramite censimento annuale e programmati appositi corsi per tutti coloro che ne necessitano. RAPPORTO
DI LAVORO · L’Amministrazione non può far ricorso al lavoro straordinario senza il preventivo assenso del personale interessato e che in caso di rifiuto, non dovrà temere iniziative penali o disciplinari. · Prevedere in ogni caso la non obbligatorietà dello straordinario, ma stabilire la volontarietà tenuto conto che l’attività lavorativa è legata alla funzione e non alla persona. · La rinuncia alla pausa per il pranzo è un diritto del lavoratore che comporta la sola presa d’atto dell’Amministrazione e non comporta la perdita del buono pasto. · L’articolazione dell’orario di lavoro su cinque giorni o sei lavorativi è una opzione del lavoratore, l’amministrazione dovrà solo definire i servizi da garantire nella giornata del sabato. · Prevedere la diversa articolazione dell’orario di lavoro con altre opzioni possibili oltre quelle stabili dall'accordo nazionale sull'orario di lavoro. · La contrattazione a livello locale, individuerà le tipologie di orario più funzionali al posto singolo di lavoro, anche in ragione della specificità delle aree metropolitane e della realtà territoriale dove ha sede l’ufficio, tenendo conto sia delle realtà di servizio che di quelle dei singoli dipendenti, in particolare dei pendolari e delle lavoratrici madri in rapporto alla consistenza dei servizi sociali esistenti sul territorio. Le esigenze del personale verranno valutate con carattere di priorità all’interno degli accordi di posto di lavoro. In questa ottica verranno introdotte forme di flessibilità in entrata e in uscita (fascia oraria 7.00 – 9.00 / 13.00 – 15.00),l’istituzione del tempo tecnico di accesso e di uscita nelle sedi provviste di rilevazione automatica delle presenze, nonché la possibilità di trattenersi oltre l'orario di lavoro per un massimo di 20 minuti senza alcuna autorizzazione a parziale indennizzo della mancata istituzione della banca delle ore. · Regolamentazione della banca delle ore. AMBIENTE
E SICUREZZA Le parti si dovranno attenere alle disposizioni della legislazione italiana ed europea (D.L. 626/94 e successive modifiche) in materia di ambiente e sicurezza, nell’ambito del lavoro. Pertanto alla Corte dei conti si costituisce: 1. Una commissione che riceva tutte le segnalazioni in special modo dagli uffici periferici, in tema di ambiente e sicurezza, che in accordo con i rappresentanti della sicurezza del personale e dell’Amministrazione ne promuove le soluzione. 2. Una commissione per le innovazioni tecnologiche in grado di dialogare con il personale per risolvere e velocizzare i processi lavorativi. 3. Il personale che svolge attività lavorativa ai video terminali, dovrà rispettare una pausa di almeno dieci minuti ogni ora lavorativa. COMITATO
PARI OPPORTUNITA’ L’Amministrazione deve favorire l’operatività del Comitato garantendo gli opportuni strumenti idonei al suo funzionamento. L’Amministrazione deve assicurare la presenza del Comitato a qualsiasi livello di contrattazione, anche per permettere la formulazione di proficue proposte operative da parte dello stesso. RELAZIONI
SINDACALI Un nuovo sistema di relazioni sindacali deve basarsi su comportamenti chiari, uniformi, trasparenti e che coinvolgano tutti i rappresentanti, delle sedi centrali e periferiche. Pertanto: 1. Si istituisce un coordinamento nazionale delle R.S.U. che partecipi alla contrattazione collettiva integrativa. 2. La contrattazione ad ogni livello si deve svolgere su un unico tavolo negoziale tra la parte pubblica preposta alla trattativa e le delegazioni di tutte le OO.SS. e le R.S.U. 3. L’Amministrazione dovrà dare disponibilità, in ogni posto di lavoro, in ottemperanza del CCNQ del 7 agosto 1998, di bacheche a tutti i soggetti sindacali, consentendo l’uso di canali informatici e telematici. 4. Dovrà essere fornita tutta la documentazione inerente alle materie oggetto di contrattazione, concertazione, informazione (di cui all’art.6 del CCNL) almeno SETTE giorni prima della convocazione o della prevista emanazione del provvedimento. 5. Il Contratto integrativo e gli eventuali accordi, prima di essere sottoscritti per avere validità, sono sottoposti a referendum fra i lavoratori, curato e gestito dalle R.S.U. 6. Le trattative fissate durante l’orario di lavoro non comportano decurtazioni del monte ore di permessi a disposizione delle OO.SS. e delle R.S.U., essendo considerate attività lavorativa a tutti gli effetti. 7. Si costituisce un tavolo permanente di interpretazione autentica dei contratti, onde evitare eventuali interpretazioni di parte. SERVIZI SOCIALI I servizi sociali dovranno essere gestiti direttamente dall'Amministrazione per essere funzionali e al di fuori di ogni possibile interesse per i privati. Dovranno riguardare e contenere servizi diretti e indiretti DIRETTI: il servizio trasporto, la reperibilità di parcheggi riservati al personale, il servizio mensa e l'istituzione di asili nido. INDIRETTI: copertura assicurativa, mutui e prestiti a tassi agevolati anche con il coinvolgimento della bancarella interna. COMANDATI L’istituto del comando va considerato una eccezionalità, per questo ogniqualvolta l’Amministrazione vorrà servirsene, dovrà essere valutato dettagliatamente assieme alle OO.SS. Ai lavoratori comandati nel nostro istituto, con le dovute differenzazioni tra pubblici e privati, andranno garantiti gli stessi diritti dei lavoratori di ruolo. |
||||||||||||||||||
|