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Nella riunione di contrattazione del 19 aprile c.a., la RdB ha
esposto le linee guida della propria piattaforma del CCNI 2002/05,
in particolare riguardo l’ordinamento professionale e le
progressioni di carriera:
·
Aumento
complessivo del 25% della dotazione organica sin dal 2004 ·
Eliminazione,
di fatto, dell’area A (come previsto dal CCNI 1998-01) con
conseguente passaggio di tutti i colleghi nell’Area B; ·
La
riduzione dei livelli economici di inquadramento del personale
mediante un accorpamento dei profili professionali, ridefinendone di
nuovi e collocando il personale nei livelli economici rispondenti al
contenuto dei nuovi profili: questi ultimi, è stato proposto dalla
RdB, dovrebbero partire dalla posizione economica B2; ·
In
considerazione del contenzioso in atto e ai fini di una progressione
veramente per tutti, è necessario stabilire, per il personale
escluso dai recenti percorsi di riqualificazione, il passaggio
nella posizione economica superiore. Rispetto
alle proposte di aumentare il numero dei dirigenti (da 50 a 100), la
RdB ritiene tale operazione, stante l’invarianza della spesa, non
opportuna né necessaria e penalizzante per il restante personale. La
RdB ha anche sottolineato come l’Amministrazione, per ovviare agli
ostacoli di natura finanziaria, possa reperire maggiori risorse
sfruttando le disponibilità economiche concesse dall’art.12,c.1,lett.S
della L. n. 59/97 e le disponibilità politiche-istituzionali
previste dalla Legge n. 131/2003. Questa
O.S. ritiene più equo e rispettoso verso i diritti dei lavoratori
che si intraprenda questo percorso, piuttosto che quello ventilato
da alcuni, di diminuire le indennità varie ed l’ abolire il tetto
minimo del premio di produttività al fine di reperire più fondi da
investire per le progressioni economiche. NON
SI POSSONO FINANZIARE LE PROGRESSIONI DI CARRIERA DI POCHI CON I
SOLDI DI TUTTI! E’
ORA CHE L’AMMINISTRAZIONE ASSUMA LA VOLONTA’ POLITICA E RICHIEDA
UN FINANZIAMENTO AL TESORO PER ACCRESCERE LA PROFESSIONALITA’ E
RICONOSCERE IL DIRITTO ALLA PROGRESSIONE DI TUTTI I LAVORATORI Roma,
20 aprile 2004
RdB/PI
Cdc |
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