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La sottoscritta Micucci Giuseppina, in qualità di rappresentante nazionale della RdB Cdc, consegna la presente dichiarazione a verbale alla segreteria del Segretario Generale, a margine della riunione di contrattazione del 9 giugno 2004. La
presente riunione, sebbene convocata come “tecnica”, senza
indicare nemmeno l’argomento su cui bisognava lavorare
“tecnicamente”, era in realtà il prosieguo della contrattazione
politica circa il CCNI della Corte dei conti. A
riprova di ciò nel primo intervento il Vice Segretario Di Domenico,
esordiva annunciando l’argomento del giorno, argomento non
citato nella convocazione del “tavolo tecnico”. Inoltre
il Vice Segretario stesso esponeva le
linee guida dell’Amministrazione sull’argomento (premi di
produttività), aspettando gli orientamenti sindacali. A questo punto, pur essendo palese che non di tavolo tecnico si trattasse bensì di tavolo politico, il rappresentante CGIL chiedeva i motivi per cui la RdB era intervenuta con tre rappresentanti, anziché due, come stabilito per il tavolo tecnico. Avendo
la RdB già inviato comunicazione all’Amministrazione circa la
valutazione del tavolo e quindi circa la partecipazione di tutta la
delegazione legittimamente designata dalla RdB, la sottoscritta
chiedeva di registrare, ad opera dei funzionari dell’Ufficio
Relazioni sindacali (Sig. Gino Galli e Sig.ra Rita D’Innocenzo) di
mettere a verbale le proprie considerazioni sulla natura del tavolo. I due funzionari si rifiutavano categoricamente di stilare una dichiarazione a verbale da parte della RdB. Denunciando
questo gravissimo atto contro la trasparenza e la democrazia, la RdB
diffida l’Amministrazione dal continuare con questo pretesto del
tavolo tecnico (anche quando l’incontro è politico) al solo fine
di imbavagliare e limitare la partecipazione delle minoranze scomode
e non allineate. Inoltre
richiama l’attenzione sulla mancanza assoluta delle regole
democratiche e di trasparenza nei tavoli di contrattazione, dove non
si fa più ad opera dell’Amministrazione neanche un verbale, e
tantomeno dichiarazioni a verbale, per cui tutto avviene nella
assoluta clandestinità rispetto a chi è esterno al tavolo, in
primis rispetto ai lavoratori che i sindacati rappresentano oltre
che alla collettività cui la
P.A. dovrebbe essere in grado di rendere conto sempre. Roma, 9 giugno 2004 RdB/PI Cdc |
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