SPECIALE
CONTRATTO
IL
BIDONE
L’Ipotesi di Contratto Integrativo Corte dei conti
è stata firmata il 29 luglio 2004 e regolerà il nostro
trattamento economico e le
nostre condizioni di lavoro fino al 2005 ed anche oltre (fino
alla stipulazione dei contratti successivi).
Per
questo motivo invitiamo i colleghi a leggere attentamente il
Contratto, e a seguire sempre tutte le vicende che lo
riguardano, dato che le scelte Sindacali e
dell’Amministrazione in merito, determinano le nostre
condizioni di vita e di lavoro.
La RdB ha partecipato
attivamente alle trattative sul recente Accordo, ed ha avuto un
ruolo non marginale nel cercare di attenuarne gli aspetti più
penalizzanti per il personale. In alcuni casi ci è
riuscita, ad esempio battendosi da sola ed ottenendo
l’introduzione di un tetto massimo per il Premio
individuale, in altri no, ad esempio nel tentativo di salvare
l’indennità video, la cui soppressione ha trovato
d’accordo Amministrazione e OO.SS.
Riteniamo che questo
Accordo sia uno dei peggiori firmati negli ultimi anni in
Corte dei conti, giacché a fronte di una possibilità di
redistribuzione economica più allargata e con importi più
alti per tutti (il Fondo unico è aumentato di circa due
miliardi e mezzo di lire nel 2004) si è scelto invece di
destinare queste somme a favore di pochi, aumentando ad
esempio il numero delle Posizioni Organizzative ed aumentando notevolmente
l’importo del Premio individuale.
Per quanto riguarda le
riqualificazioni, invece di predisporre un piano che avrebbe
permesso il famoso “passo avanti per tutti”, si è
preferito procedere come sempre, rimandando a data futura il
necessario e preliminare allargamento della Dotazione
organica, unica garanzia per una riqualificazione generalizzata.
Una piccolissima nota
positiva di questo Accordo è aver dato maggiore chiarezza (ma
non totale) sulla questione dell’Orario di lavoro e Buoni
pasto, per cui invitiamo tutti i colleghi che ancora
combattono con i loro dirigenti sul minuto più minuto meno
(dopo la pausa), a contattarci per eventuali interventi
sindacali.
La RdB ha denunciato in
maniera forte la deriva cui portavano le scelte fatte al
Tavolo di trattativa, contrastando con tutti i mezzi le
decisioni prese che, invece di avvantaggiare il personale, andavano
ad impoverirne la maggioranza,
a vantaggio di pochi.
Il risultato di questa nostra battaglia è stato che
tutte le OO.SS. hanno chiesto i tavoli separati dalla RdB, in
particolare a seguito del volantino “FERMIAMOLI”,
in cui la RdB chiedeva di
cambiare completamente rotta alla Contrattazione.
Riteniamo inaccettabile che, in un momento in cui i
nostri stipendi arrivano solo alla famosa “terza
settimana”, in cui veniamo individuati come i nuovi
poveri, a fronte della possibilità di “risollevare”
minimamente la situazione economica di tutti, si è scelto di
inventarsi ulteriori premi e premietti.
Con questo primo opuscolo
intendiamo chiarire al personale, con i numeri,
quello che abbiamo denunciato durante le trattative, e che
verrà poi verificato con le proprie tasche.
Seguirà un’ulteriore opuscolo dedicato alle nuove
riqualificazioni e all’orario di lavoro.
* L’ipotesi di Accordo firmata è sul nostro sito Intranet, invitiamo
tutti i colleghi a leggerlo.
Consistenza
del Fondo Unico di Amministrazione
(al
netto di oneri e spese per passaggi e posizioni super)
anno
2003
anno 2004
|
euro
4.198.615
euro 5.495.255
|
|
incremento di 1.296.640 euro
|
Nell’anno
2004 il Fondo Unico di Amministrazione (FUA) è stato
incrementato di oltre un milione di euro (circa due
miliardi e mezzo di lire), derivante in gran parte dai nostri
aumenti contrattuali 2002/2003 e dai risparmi del
FUA 2002 (risparmi che vengono versati nel FUA ogni due anni).
A
fronte di tale aumento, la ripartizione finale del salario
accessorio avrebbe dovuto segnare un significativo aumento
degli importi pro-capite rispetto all’anno 2003.
Vediamo
come:
L’incremento
andava innanzitutto destinato a coprire quella piccola fascia
di personale che non percepisce alcuna indennità: 460 unità.
460
unità X 600 euro l’anno =
276.000 euro
Togliendo
276.000 euro dall’incremento, rimaneva la somma di 1.020.640
euro da distribuire (in più, rispetto al 2003) al
personale
Secondo
la RdB, considerando che la somma deriva dagli aumenti
contrattuali 2002/2003 (di tutti) e dalle economie del fondo
2002 (di tutti), la somma doveva tornare a tutto
il personale, riuscendo finalmente a costituire, di fatto la
famosa “quattordicesima”.
Infatti dividendo l’incremento di euro 1.020.640
per 2.700 dipendenti, otteniamo la somma di euro 378
euro che, aggiunta al premio collettivo percepito già nel
2003 (850 euro medie) e alle indennità per tutti
(600 euro), portavano alla somma di
1828
euro pro-capite l’anno
per
tutti, fissa, diretta e senza discrezionalità e alcuna
Questa
è lo somma che avremmo avuto tutti se al tavolo di
trattativa si fossero fatte scelte diverse e a favore di tutto
il personale !
Questa
è la vera quattordicesima !!
Chi
dobbiamo ringraziare per questo scippo?
Andiamo
a vedere nel dettaglio la situazione creata dall’Ipotesi di
Contratto Integrativo, la precedente, e quella possibile.
Per
chi percepiva l’indennità video soppressa (1620 unità
di personale)
2003
(importo
medio)
2004 (importo
medio)
2004 (Ipotesi di )
|
Pro-capite
possibile
con gli aumenti)
Accordo firmata
|
|
Premio
Prod.tà Collettiva
euro
850.00
850.00
1.200.00
|
Indennità
video euro 600.00
600.00
-------
|
Aumento
Fondo
378.00
-------
|
Totale
euro 1.450.00
1.828.00*
1.200.00
|
Chi
percepiva l’indennità video, ben oltre la metà del
personale, perderà 250 euro rispetto al 2003, e 628
euro rispetto a quanto aveva diritto a percepire con gli
aumenti.
Per
chi percepiva altre indennità, non soppresse (620 unità di
personale)
2003
(importo
medio)
2004 (importo
medio)
2004 (Ipotesi di )
|
Pro-capite
possibile
con gli aumenti)
Accordo firmata
|
|
Premio
Prod.tà Collettiva
euro
850.00
850.00
1.200.00
|
Indennità
varie euro 600.00
600.00
600.00
|
Aumento
Fondo
378.00
-------
|
Totale
euro 1.450.00
1.828.00*
1.800.00
|
Per
chi continua a percepire le varie indennità l’aumento è
quasi quello massimo, 350 euro, ma si tratta appunto di una
percentuale bassissima della totalità del personale
Per
chi non percepiva alcuna indennità (460 unità di personale
circa)
2003
(importo
medio)
2004 (importo
medio)
2004 (Ipotesi di )
|
Pro-capite
possibile
con gli aumenti)
Accordo firmata
|
|
Premio
Prod.tà Collettiva
euro
850.00
850.00
1.200.00
|
Indennità
varie euro -------
600.00
|
Aumento
Fondo
378.00
-------
|
Totale
euro 850.00
1.828.00*
1.200.00
|
*
a 1.828.00 vanno aggiunti gli eventuali 200-300 euro di premio
individuale così come distribuito nel 2003 (somme residuali).
Per
460 lavoratori una più equa distribuzione del Fondo avrebbe
rappresentato un aumento di 798.00 euro l’anno,
mentre vedranno un aumento di 250 euro, somma
che non arriva nemmeno all’importo di una indennità.
Quindi
2080 lavoratori (1620 + 460) vanno a perdere una
somma tra i 600.00 e i quasi 800.00 euro, determinandosi
per di più una situazione ancora più differenziata e scompensata
tra il personale, che non ha alcuna ragione d’essere.
Dove
sono andati dunque a finire i nostri aumenti?
Vediamo
le varie voci del Fondo.
Posizioni Organizzative
Questo
istituto è previsto dal Contratto Collettivo 98-01 per il
personale di area C, ma per alcuni anni in Corte dei conti non
è stato applicato, per cui il relativo (potenziale) importo
è stato redistribuito tra tutto il personale.
Nel
2002 alcune sigle sindacali (in particolare la UIL), hanno
fatto pressioni molto forti per la individuazione di tali
Posizioni, che nel vecchio contratto prevedevano una quota
pro-capite dai 2 ai 5 milioni di lire (annue).
La
Rdb (da sola) ha contrastato fortemente l’attivazione
di questo istituto, giacché, pur essendo previsto dal
Contratto, è a discrezione dell’Amministrazione individuare
al proprio interno l’esistenza o meno di dette Posizioni.
Naturalmente
il sindacato unitario ancora una volta ha difeso in maniera
compatta l’ennesimo strumento di divisione e sperequazione
tra il personale, che venne introdotto.
Non
sappiamo se in Corte dei conti esistano colleghi che ricoprano
ruoli di questo tipo, e soprattutto non sappiamo se il
compenso andrà mai a chi veramente riveste delle funzioni di
alta autonomia gestionale e di specializzazione, o se
invece andrà ad altri, che tale autonomia e specializzazione
non hanno.
Nel
2003 le Posizioni organizzative individuate erano circa 190.
Nel
2004 sono arrivate a 250.
Ci
piace ricordare una frase di una collega, che rispondendo al
nostro Questionario sulla distribuzione del Fondo, così
dichiarava: “Posizioni organizzative? Io devo ancora
trovare, dopo tanti anni, chi il lavoro me lo organizza
!!!”.
Le
250 Posizioni organizzative andranno ad assorbire dal Fondo 450.000
euro, per una quota di 1800 euro pro-capite.
Queste
1800 euro possono cumularsi con i premi (collettivo ed
eventuale individuale), nonché con l’indennità (se
percepita).
La
Rdb ha denunciato sia l’inconsistenza dei criteri di
assegnazione per le Posizioni organizzative sia il numero
elevato di queste, in un’Amministrazione con un organico
limitato (si pensi che nel Comparto Agenzie fiscali, con
migliaia di dipendenti, sono state individuate circa 60
Posizioni Organizzative).
I
criteri d’altronde non possono che essere inconsistenti,
dato che non esiste nel nostro Istituto (e forse in tutta la
P.A.) una rilevazione e monitoraggio continuo sui carichi di
lavoro degli Uffici (e dei singoli dipendenti), sulla
organizzazione degli stessi nonché sulle reali carenze
o eccedenze di organico.
La
Rdb ha richiesto in data 21.7.04 l’elenco dei colleghi
destinatari della Posizione organizzativa per il 2003, con
relativa relazione sul lavoro svolto, ma non ha ancora
ricevuto risposta dall’Amministrazione.
Una
buona fetta dei nostri mancati aumenti è andata ad un
istituto per pochi, di una sola area (C), e senza criteri
oggettivi di rilevazione.
Il
Premio individuale
Il
CCNL 1998-01 prevede all’art. 32 il compenso per il
merito e l’impegno individuale. Questo è l’ultimo
punto previsto dall’articolo, dopo le indennità, le
responsabilità, la produttività collettiva, i passaggi
economici e via dicendo. Considerando anche qui la
inconsistenza degli strumenti di rilevazione dei meriti
individuali, la RdB si è sempre battuta per ridurre al minimo
le somme erogate per detto istituto.
Infatti
fino al 2003 non è stata mai stanziata una somma ad hoc
per i premi individuali. Semplicemente nei singoli Uffici
veniva dato un importo maggiore (che non superava i 200-300
euro) ad alcuni, importo ricavato come cifra
residuale, dalle differenze tra il premio massimo ed il minimo
(700 e 1200 euro). In alcuni Uffici il premio individuale non
è stato neanche assegnato, essendovi stata una ripartizione uniforme
del premio collettivo, come chiede da sempre la RdB.
Con
il nuovo contratto integrativo invece la situazione è
completamente stravolta, in peggio, per due
motivi:
·
l’importo è decisamente alto (fino a 1200 euro
pro-capite)
·
la somma è assegnata, dietro segnalazione del
Responsabile dell’Ufficio, dal Segretario Generale, il
quale, essendo gerarchicamente distante dall’ unità
operativa “meritevole”, rischia di erogare il premio senza
un razionale criterio di merito.
Se
in alcuni Uffici le differenze di 200-300 euro tra gli importi
hanno suscitato in passato comprensibili lamentele del
personale, riusciamo ad immaginare cosa può suscitare
nell’Ufficio una differenza di 1200 euro, magari dati a chi
non ha meriti particolari?
Ecco
allora che, per evitare la giustificata reazione del
personale, interviene il secondo punto, vale a dire che
la somma da erogare viene sganciata dai singoli Uffici,
così nessuno saprà chi ha percepito il premio individuale, e
nessuno potrà mai lamentarsi. Infatti il premio verrà
attribuito dal Segretario Generale, su segnalazione dei
Responsabili degli Uffici.
Per
di più, mentre prima tutti gli Uffici potevano
decidere se dare quel minimo di premio individuale, ora
potrà verificarsi che in alcuni Uffici non arriverà
alcuna quota, perché magari il Segretario Generale
non ha accolto le segnalazioni, o queste non ci sono state,
mentre in altri verranno premiati profumatamente “tanti
meritevoli”. In pratica è stato reintrodotto per
vie traverse il famigerato Fondino, per di più
sganciato da qualsiasi controllo di Ufficio.
La
RdB ha combattuto tale scelta, ed è riuscita a far inserire
almeno un tetto massimo per le quote, cosa che non era
nell’Accordo fino due ore prima dalla firma.
Si
dirà: ma sono comunque somme che tornano al personale, questo
è vero, ma torneranno solo a chi ha “meriti” particolari,
incentivando forme clientelari
e per di più scatenando lotte e malcontento tra il
personale, cosa evitabile con istituti più diretti come
appunto le indennità.
Nessuno
crede più alle favole della produttività incentivata
con i “premi” (spesso chi lavora di più non ne vede
neanche l’ombra).
E
soprattutto finiamola di chiamarli premi, dato che non
sono somme aggiuntive ai nostri rinnovi contrattuali
(dovuti all’inflazione, nemmeno reale !), ma sono appunto
parte dei rinnovi stessi.
Per quanto pensano ancora di prenderci in giro?
Inoltre
la Corte su questo punto si è mossa in assoluta controtendenza
rispetto agli altri Ministeri. Infatti, mentre fino al 2003
negli altri Ministeri permaneva una forte differenza tra il
premio collettivo e quello individuale, e nella nostra
Amministrazione invece eravamo riusciti a limitarla (anche
grazie alla RdB), con questo Contratto la Corte fa dieci
passi indietro, proprio mentre gli altri Ministeri stanno
per raggiungere una redistribuzione quasi uniforme del Fondo, verso
una reale “quattordicesima”.
Altra
novità negativa introdotta da questo Contratto è la
decurtazione del Premio Collettivo (ma non dell’individuale
!), a seguito delle assenze (non di tutte), inserendo
addirittura una quota giornaliera da sottrarre al totale
(4.00 € ), mentre prima
la decurtazione veniva fatta solo in caso di un
notevole numero di assenze e a forfait.
Il
premio individuale va ad assorbire dal Fondo 900.000 euro,
contribuendo a vanificare i nostri aumenti contrattuali.
Le
Indennità
Anche
le varie indennità sono previste dall’art. 32 del Contratto
Nazionale 1998-01.
Nel
1998, quando la RdB iniziò la propria attività in Corte dei
conti, le indennità assegnate erano pochissime, e buona parte
del Fondo andava invece a remunerare i famigerati “Progetti
finalizzati”.
La
RdB, partendo dalla considerazione che le indennità
rappresentavano una remunerazione più diretta e
trasparente rispetto ai “Progetti” (spesso riservati
ai pochissimi fortunati che ne venivano a conoscenza), hanno
condotto una battaglia per allargare il più possibile
l’assegnazione delle indennità, in questo contrastata
strenuamente da tutti i Sindacati, che preferivano invece
utilizzare i fondi per i Progetti.
La
RdB in questo si è fatta forte anche del fatto che la voce INDENNITA’
è la prima prevista dall’art. 32, e questo non può non
avere la dovuta importanza.
Aggiungiamo
che le Indennità, rispetto ad altri istituti, sono meno
soggette a scelte discrezionali del Dirigente, come avveniva
per i Progetti o avviene ora per i Premi.
La
RdB ha combattuto inoltre, dove ha potuto o laddove ne è
venuta a conoscenza,
l’iniqua
pratica della rotazione delle indennità.
A
otto anni di distanza la situazione al 2003 era quasi
ottimale, nel senso che ben 2240 lavoratori percepivano
una qualche indennità, e sarebbe stato possibile, nel 2004,
con le somme confluite nel Fondo,
arrivare a coprire la totalità del personale.
Indennità
pagate nel 2003
Indennità
di anticamera
67 quote
Indennità
di funzionario delegato
60 quote
Indennità
di reperibilità
21 quote
Indennità
di sportello
80 quote
Indennità
lavori disagiati essenziali
79 quote
Indennità
lavori disagiati
11 quote
Indennità
rischio
302 quote
Indennità
video
1620 quote
Totale 2240
quote
* Dati fornite dall’Amministrazione
Si
è preferito invece eliminare l’indennità più
diffusa (quella che cioè permetteva di rastrellare più
soldi), vale a dire l’indennità video, la cui soppressione
ha permesso di reperire la cospicua somma di 900.000 euro,
guarda caso la stessa cifra stanziata per i premi individuali.
Consigliamo
comunque i colleghi che lavorano continuativamente al PC di
fare richiesta di un Ordine di Servizio al proprio Dirigente,
attestante l’attività svolta, in modo da poter percepire
una indennità “disagio”.
Utilizzo del Fondo Unico di
Amministrazione nel 2003 e nel 2004
2003
percentuale
2004
percentuale
|
utilizzata
nel 2003
utilizzata
nel 2004
|
Consistenza
(al netto di oneri.
|
passaggi
e posizioni super)
4.198.615
5.495.255
|
|
Indennità
varie
1.614.315
38%
945.255
17%
|
|
Premi
Prod.tà Collettiva
|
(comprensivi
dei Premi Prod.tà
|
individuale
nel 2003)
2.364.300
56%
3.200.000
58%
|
|
Premi
Prod.tà Individuale
--------------
(compresa)
900.000 16%
nel P.Coll.vo
|
Indennità
direzione (1° semestre)
70.000
|
Posizioni
org.ve (2° semestre)
150.00
5%
450.000
8%
|
Abbiamo
una riprova di quanto precedentemente detto rispetto alla
possibilità di una quattordicesima di 1.828 euro: 1828 x
2700 = 4.935.600.
Sommando
le prime tre voci utilizzate dal Fondo (indennità e premi) si
ottiene la somma di 5.045.255 euro. Avanzano anche
delle quote per i premi individuali !
Alla
fine della nostra disamina il giudizio politico sull’intera
operazione è fermamente negativo.
L’impoverimento
della maggioranza del personale è lampante.
Se
vogliamo arrivare ad esempi limite (ma non tanto)
evidenziamo la differenza che ci sarà tra i più “poveri”
(solo premio collettivo, senza indennità, senza premio
individuale e senza posizione organizzativa) euro 1.200
ed i più “ricchi” (premio collettivo, indennità,
premio individuale massimo, posizione organizzativa) : euro
4.800 (!!!).
Quanti
saranno questi “fortunati” ed “eccellenti” ? E quanti
saranno invece gli “sfortunati” ?
L’attacco
agli istituti quali l’indennità, più trasparenti e
diretti, si ripete da anni ad ogni rinnovo, ma la Rdb è
sempre riuscita a sventarlo, sempre informando il personale e
coinvolgendolo nella battaglia sindacale. Nel 2004, il
Sindacato Unitario, con la sua granitica compattezza (!) è
riuscito a spuntarla (sic!).
Il
personale della Corte reclama giustamente le somme dovute per
la l.1345 (quattro scatti) e mai percepite.
A
maggior ragione dovrebbe reclamare e pretendere i
1.828.00 euro di Salario Accessorio che non percepirà, se
non cambia l’Ipotesi di Contratto (il testo è ancora al
vaglio dell’ARAN).
Quindi
ricordiamo ai colleghi, a proposito di Unità Sindacale, spesso
invocata dagli stessi:
L’unità
è importante e determinante, ma noi vogliamo sempre
sapere: Unità per raggiungere che cosa?, perché se
l’unità deve servire a peggiorare le nostre condizioni di
lavoro, come hanno fatto e fanno da anni i Confederali Uniti,
sostenuti dai vari “autonomi”, ne facciamo volentieri
a meno e combattiamo a testa alta queste operazioni
scellerate.
Qualche
aneddoto illuminante sui lavori di luglio:
alla fine della trattativa, quando l’Accordo era raggiunto e
l’arcano si era palesato (nella fatidica
nona ora!!) , qualche voce autorevole della parte pubblica
mostrava preoccupazione per come il personale avrebbe preso
l’intera operazione, ed immediatamente i sindacalisti uniti
hanno rassicurato l’Amministrazione dicendo che avrebbero
pensato loro a “spiegare” bene le cose al personale (e lo
hanno fatto!!). In quella occasione anche la RdB promise di
spiegare bene le cose al personale, e con questo
opuscolo pensiamo di averlo fatto.
Altro
aneddoto: alle 18.30 dell’ 8 luglio 2004, l’intesa tra
Sindacato Unitario ed Amministrazione su Premi e Indennità
viene raggiunta. La prassi vuole che subito dopo aver
raggiunto l’intesa la seduta si sciolga e
l’Amministrazione prepari per il giorno dopo il testo da
firmare sulla base delle cose concordate.
Ma
il Sindacato Unitario, in quella circostanza, era troppo fiero
di aver raggiunto i propri scopi: il rappresentante CISL
pretende l’ immediata stesura dattiloscritta del testo per
poter firmare subito. Gli atri sindacati si accodano.
E’
in questo frangente che la rappresentante RdB scatena le ire
del rappresentante CGIL, chiedendo di seguire la solita
prassi e di visionare il testo il giorno dopo, dato che
l’ ”arcano” si era appunto ormai rivelato e che
bisognava solo metterlo su carta. La richiesta non viene
accolta e dopo un’ora, alle 19.30 dell’8 luglio
2004, viene trionfalmente segnata un’ulteriore tappa verso
l’impoverimento della maggioranza del personale.
Nella
prima stesura presentata si leggeva: “L’indennità
video viene soppressa”: coro di nooo!! da parte
sindacale. Troppo “negativo” dice la UIL ! Il Sindacato
unitario chiede di rettificare in: “Le somme destinate
all’indennità video confluiscono nel Fondo per la
Produttività collettiva”. Amen!
Una
precisazione: nei volantini del Sindacato Unitario leggiamo
ripetutamente l’accenno ai “tagli” che hanno costretto a
prendere certe decisioni: niente di più falso, i tagli non
riguardano il trattamento economico del personale, già
stabilito a livello di Contrattazione Nazionale, come si
evince anche dal Provv.to del Segr.Gen. 15.07.04.
La
Consultazione
Oltre
alla battaglia al tavolo di trattativa, che ha poi prodotto la
richiesta dei tavoli separati dalla RdB da parte del Sindacato
Unitario, la nostra O.S. ha come sempre cercato di coinvolgere
il personale su questi temi, sia con un’ informazione
puntuale e chiara, sia chiedendone direttamente il parere attraverso
un questionario diffuso a larghissimo raggio, riguardante
tutti i problemi affrontati e le decisioni prese al tavolo.
La
risposta del personale, che la Rdb ha fato pesare nei propri
interventi, è stata chiarissima ed ha bocciato le
scelte inserite nell’Ipotesi di Contratto.
Nel
prossimo opuscolo, dedicato alle riqualificazioni e
all’orario di lavoro, riporteremo i dati raccolti tramite il
questionario, ancora in fase di elaborazione.
La
vicenda di questa Ipotesi di Contratto è illuminante sui
meccanismi perversi che hanno condotto, in tutto il mondo del
lavoro, alla svendita progressiva di diritti e tutele. Qualcuno
ha giustamente osservato che, trattandosi di trattativa,
probabilmente è stato necessario cedere su qualcosa per avere
qualcos’altro, normale scambio tra le parti.
Questo
è sicuramente possibile, ma sappiamo per certo su che cosa
si è ceduto, non sappiamo invece che cosa si è
ottenuto in cambio. Chi può dirlo? Sicuramente
nulla per la maggioranza del personale.
La
RdB è da sempre contraria alla presa in giro dei “premi”
che in realtà sono aumenti contrattuali non arrivati a
destinazione ! A maggior ragione avversa chi ne appesantisce
gli effetti, invece di attenuarli, in sede locale.
Questi
sono i frutti della Concertazione !
Mobilitiamoci
per modificare gli Accordi ed avere quello che ci spetta! Rinviamo
il BIDONE al mittente!
Vogliamo
salari europei e adeguamento automatico degli stipendi
all’inflazione
Basta
con le compatibilità economiche sancite dagli
Accordi del Luglio ’93, firmati dai Confederali e
autonomi uniti
Basta
con la precarietà sul lavoro introdotta dal centro-sinistra e
perseguita dal centro destra
Non
esistono governi amici
Indipendenza e autonomia del Sindacato
Rivendichiamo
e pretendiamo
Salario
diritti dignità sotto qualsiasi governo
Dai
più forza al Sindacato di base
Vota
e candidati con la RdB
alle elezioni del 15 novembre 2004
giovedì
30
SETTEMBRE 2004
Ore 10,30
SALA
BIBLIOTECA. ASSEMBLEA
DI TUTTO IL PERSONALE
Organizziamo
il referendum tra i lavoratori per cambiare l’Ipotesi di
Contratto
Integrativo
·
Organizziamo
il ricorso sulla legge 1345/61
·
Mobilitiamoci
per la reintroduzione delle indennità soppresse e
per estendere le indennità a tutti
MAI
PIU’ CONTRATTI A PERDERE !
|