Il 7 febbraio scorso le OO.SS.
nazionali rappresentative, tra cui la RdB, sono state
convocate al tavolo di confronto sul progetto di un nuovo
Comparto, (Corte dei conti, Consiglio di Stato, Avvocatura),
sganciato dal Comparto Ministeri.
Nel corso della seduta la RdB ha
premesso di non avere elementi di conoscenza sufficienti per
valutare l’opportunità di tale operazione ed intendeva
quindi rimanere su una posizione di ascolto ed interlocutoria.
Alla domanda della RdB circa i possibili vantaggi per il
personale, che noi OO.SS. rappresentiamo, il Segretario
Generale ha risposto che sicuramente tale nuova organizzazione
avrebbe permesso, ad esempio, la riqualificazione di tutta
l’area A, cui la RdB ha tanto contribuito, cosa che invece
non si è potuta fare “perché eravamo nel Comparto
Ministeri”. Abbiamo ricordato al Segretario Generale che l’art.
13 del CCNL 1998-01 del Comparto Ministeri, avrebbe
permesso, se ci fosse stata la volontà politica di farlo, una
automatica ricollocazione in nuovi profili non solo
dell’area A, ma della B e della C,
con un automatico scatto in avanti per tutti. Ma
nonostante la RdB caldeggiasse a suo tempo tale possibile
soluzione, non c’è stata la volontà di attuarla, né
da parte pubblica né sindacale (nel caso specifico poi
dell’area A sappiamo bene quali sindacati abbiano stracciato
gli accordi già firmati per il passaggio di tutti).
Molto illuminante è stato l’intervento del
rappresentante dell’Avvocatura, circa gli attuali problemi
di detto Istituto, che riguardano in primis la dirigenza:
infatti c’è un solo dirigente e nessun dirigente generale.
Noi al contrario abbiamo molti aspiranti tali. L’Avvocatura
si è inoltre lamentata della mancanza di autonomia
finanziaria, che limita le possibilità dell’Istituto. Per
quanto riguarda le riqualificazioni non si sono affatto
attivati.
La RdB ha inoltre sottolineato
come, parlando di Nuovo Comparto,
sarebbe da prevedervi anche la presenza del
Ministero di Grazia e Giustizia, stante la realtà
lavorativa molto vicina alla nostra, sia a livello
magistratuale che amministrativo, creando così un comparto molto
più organico e confacente alla realtà istituzionale e a
tutto il personale interessato.
La RdB, pur sottolineando come la
progressiva frammentazione dei Comparti determini comunque
un indebolimento dei lavoratori, alimentando spinte
corporative già in essere, ha ritenuto di mantenere un
atteggiamento interlocutorio rispetto ai lavori del tavolo.
Per il momento non ci è ancora parso chiaro l’eventuale
obiettivo, ed il
vantaggio per la maggioranza del personale, tranne qualche
sbocco di carriera nel campo della dirigenza, ma vogliamo
sicuramente approfondire.
Vi terremo come sempre informati.
p.s.
per chi vende fumo consigliamo di leggere bene le date degli
Accordi: le tanto decantate conquiste della Presidenza del
Consiglio nel campo della riqualificazione, sono frutto
del Contratto Integrativo 2001 (firmato anche dalla RdB),
anno in cui la Presidenza faceva ancora parte del
Comparto Ministeri. E sono quelle che possiamo già
fare oggi. Cominciamo
intanto noi a
fare quello che si può: un passo avanti per tutti!
Roma,
febbraio 2005
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