Nella
seduta del 10 marzo u.s. la RdB ha ribadito
all’Amministrazione gli orientamenti espressi
dall’Assemblea del personale sui prossimi percorsi.
In
particolare il principio di dare la precedenza a chi è
rimasto fermo, si è concretizzato nella richiesta di
applicare il Contratto Nazionale laddove per l’area C
prevede il requisito di almeno quattro anni di anzianità
nella posizione economica di provenienza.
L’Amministrazione
ha accettato di modificare la bozza e di indicare
chiaramente tale requisito per il passaggio da C2 a C3 (per il
passaggio da C1 a C2 aveva già riportato esattamente le
indicazioni del Contratto).
Inoltre,
considerato che nella proposta dell’Amministrazione veniva
attribuito un punteggio molto alto sia ai titoli di studio
(10-12 punti) sia ai titoli “professionali e culturali”
(fino a 25-26 punti su 50), sottovalutando gli anni di
anzianità, la RdB ha richiesto una sostanziale riduzione
di tale punteggi.
L’Amministrazione
si è detta disponibile a rivedere i punteggi e i titoli.
Rimane il
problema del numero dei posti, che sono molto lontani dal
fabbisogno reale, e quello relativo ai passaggi in Area B, di
cui l’Amministrazione non ha ancora fatto cenno.
E’
evidente che senza questi due elementi la RdB non potrà dare
valutazioni sulle proposte.
Nell’Assemblea
del 14 marzo us., molto partecipata, il personale
stesso ha ricordato in modo categorico che essendo il
Fondo Unico alimentato da tutto il personale in eguale
misura, non sarebbe sopportabile un secondo passaggio di
qualcuno a spese di chi rimarrebbe fermo per la seconda
volta. Inoltre sarà da tener presente la situazione dei
colleghi che stanno andando in pensione, e non si potrà
permettere che cessino il servizio senza avere usufruito
di una legittima riqualificazione.
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Si
è precisato di nuovo che il nostro criterio di
“sbarramento” per chi è già passato, non riguarda il
passaggio tra le aree, in particolare da B verso C, in
primis per evitare che con il Nuovo Ordinamento Professionale
si perda definitivamente il treno del passaggio d’area, ed
in secondo luogo perché i passaggi tra le aree sono
totalmente a carico dell’Amministrazione e non del Fondo
Unico del personale.
Alle
preoccupazioni espresse da qualche collega attualmente in B3
circa il passaggio di tanti B2 in B3, rispondiamo che anche in
quel caso, se passa il principio dell’anzianità di
posizione economica come elemento significativo, è chiaro che
chi è già in B3 avrà la precedenza nel passaggio.
Ci
sembra che il criterio oggettivo da noi proposto sia oltre che
trasparente nell’applicazione, anche equo rispetto alle
giuste aspettative del personale.
Infatti
pur ritenendo che anche chi è già passato abbia legittime
aspirazioni di fare ulteriori avanzamenti, è evidente che il
contesto normativo e giurisprudenziale attuale rende tutto più
difficile, e quindi è necessario individuare delle priorità
o degli scaglionamenti.
Inoltre
la nostra situazione è aggravata dal fatto che quasi tutto
l’arco sindacale sta ostacolando tale progetto.
Infatti
sappiamo che sul tavolo di trattativa dei confederali ci si
sta muovendo in maniera diametralmente opposta alla
nostra, e che avere posto uno sbarramento verso C3 per chi
è da poco passato in C2, ha provocato la rottura del tavolo
tecnico, con la richiesta di trattare su un tavolo politico
prima di tutto sulle nuove dirigenze (20 posti).
Le OO.SS.
presenti, tranne la Cisal, avevano richiesto infatti di
valutare l’anzianità di area e non di posizione economica,
principio che vanifica tutti gli sforzi per dare la precedenza
a chi non è passato.
Inoltre
non è stato da loro condiviso il termine di novembre 2004 per
il possesso dei requisiti, con una richiesta di farlo slittare
a periodi successivi, cosa che permetterebbe sempre a chi è
già passato di acquisire i quattro anni di anzianità nella
posizione economica.
La
RdB ritiene che i correttivi accettati dall’Amministrazione
(come lo sbarramento di quattro anni verso C3) costituiscano
un importante risultato, ma che non siano risolutivi rispetto
al progetto e alle proposte del personale. L’Amministrazione
si è impegnata a convocarci al più presto sui temi trattati.
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Roma,
15 marzo 2005
RdB/PI
Cdc
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