RdB Pubblico Impiego - Corte dei Conti

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A tutti i colleghi delle sedi regionali

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Cari colleghi, ci scusiamo con voi per non essere stati sempre tempestivi e puntuali nell’ informazione riguardo i prossimi percorsi di riqualificazione, ma quello che ci ha impedito di proseguire nella nostra ormai consolidata abitudine di informare in maniera completa su tutto, è stato un susseguirsi di eventi dell’ultima settimana, in cui si è deciso in maniera frettolosa sul più importante evento della nostra vita lavorativa, e tre mesi di assoluta stagnazione (gennaio, febbraio e marzo), in cui ci siamo visti al tavolo una sola volta al mese, per cui le notizie da diramare erano poche e vaghe.

Come saprete in data 21 aprile sono stati firmati l’Accordo sui passaggi interni e la Concertazione sui passaggi tra le aree.

Visto che abbiamo cominciato con questo argomento, il tempo, individueremo 3 aspetti, tutti negativi, che hanno caratterizzato i lavori di questo ennesimo accordo a perdere, forse il peggiore, e capirete poi perché.

TEMPI: Dopo un primo incontro nel gennaio 2005, dove la RdB riportò le indicazioni del personale riunito in assemblea, la  seduta successiva venne convocata solo dopo un mese (febbraio 05). L’amministrazione presentò in quella occasione una bozza di bando, che non ci era piaciuta molto, ma che oggi, dopo la discussione con i sindacati, è peggiorata alquanto (ve la inviamo per conoscenza). I bandi riguardavano solo il percorso verso C2 e C3. Dobbiamo ricordare che il contratto nazionale prevede come requisito di ammissione al percorso per C3, o la laurea o un minimo di anzianità di quattro anni in C2. L’amministrazione aveva indicato questa anzianità in maniera vaga (“un’esperienza professionale di quattro anni”), senza specificare “in C2”, per cui si poteva interpretare anche in altre posizioni (come poi è stato fatto nell’Accordo). Questo permetteva a chi era appena transitato in C2 di poter effettuare un nuovo passaggio, a discapito di chi non sarebbe passato per la seconda volta. Ribadiamo che noi comprendiamo perfettamente che anche chi è appena passato ha legittime aspirazioni, dopo vent’anni di blocco, ma a maggior ragione ne ha chi è rimasto fermo. per di più i passaggi interni alle aree si pagano con i soldi di tutti (FUA), e quindi rimanere indietro e finanziare con i propri soldi il secondo passaggio di un collega, sarebbe stato inaccettabile. La RdB e la Cisal in quella occasione chiesero di specificare bene il punto, riportando il testo integrale del contratto nazionale. Per contro i sindacati CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP furono urtati anche dal solo accenno ai quattro anni di esperienza in C2. In quella seduta CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP, decisero di “rompere” il tavolo tecnico, su questo punto “cruciale” (sic!), e chiesero un nuovo tavolo, politico, per parlare….delle nuove dirigenze…(sic, sic)

C’è da dire, circostanza importante, che la maggioranza dei rappresentanti sindacali in questione, sono appena transitati in C2, e probabilmente confondevano  il loro ruolo al tavolo di trattativa…

Qualcun altro è già dirigente, o appena transitato in C3.

Dopo questa rottura ad opera dell’altro tavolo, la RdB ribadiva invece di voler continuare gli incontri, e in maniera serrata, considerata l’importanza del tema. ci si è rivisti solo dopo un altro mese (marzo 05).

In pratica in questi tre mesi sindacati doc ed amministrazione hanno passato tutto il tempo a studiare come poter aggirare il contratto su QUESTO UNICO PUNTO, VALE A DIRE SU COME FAR RIUSCIRE A PASSARE i “giovani C2”(cioè loro stessi) in C3 (!!!!), PUR NON AVENDO I QUATTRO ANNI DI ANZIANITA’.

A questo scopo lo stesso Segretario Generale, principale alleato dei sindacati in questo frangente (contrariamente al vice Segretario Generale), si è recato in amministrazioni dove si era riusciti a trovare un escamotage, (come il Consiglio di Stato), e quindi anche da noi è stata adottata la stessa tecnica: nel bando comparirà esattamente l’articolo del contratto nazionale (quattro anni di anzianità nella posizione economica C2), per evitare che possa venire impugnato, nell’Accordo invece (che avrete già letto), si parla di otto anni di anzianità nell’intera area (cosa che hanno tutti). E siamo nel tempio della legalità !

Questo criterio, esteso anche agli altri percorsi, comporterà che per tutte le posizioni economiche torneranno a concorrere, a pari condizioni, sia chi è stato appena riqualificato, sia chi è rimasto fermo. E addio un passo avanti per tutti !

Possiamo inoltre comunicare che mentre nel nostro tavolo si è parlato diffusamente di tutti i percorsi, verso B1, B2, B3, C1, C2, C3, sappiamo invece per certo che all’altro tavolo SI E’ PARLATO UNICAMENTE DEL PERCORSO VERSO C3.

Su questi accadimenti due le riflessioni:

1.in questa occasione è apparsa ancora più evidente la reale attività al tavolo di trattativa di certi sindacati.

2. è stata talmente forte l’attenzione su questo unico aspetto, da far tralasciare addirittura la questione TEMPO, cosa che improvvisamente è spuntata fuori il 18 aprile, in questi termini: entro il 21 aprile BISOGNA CHIUDERE, perché c’è un articolo della finanziaria (c’era dal novembre 2004!) che impone una riduzione dell’organico entro il 30 aprile ‘05, (quello di diritto e non di fatto), e se non si chiude prima si rischierebbe (ma non è poi così chiaro) di vanificare i percorsi. E chi non chiude è un disfattista. Ma come? Avete perso più di tre mesi a cincischiare sui quattro anni per C3 (solo perché non li avevate VOI), e ora spunta fuori improvvisamente questa fretta? Per di più non avendo in questi tre mesi discusso di nulla, non si era nemmeno riusciti a formalizzare una bozza decente, che salvasse almeno qualcosa di quello che il personale aveva richiesto (un passo avanti per tutti), e che i sindacati vanno sbandierando in maniera assolutamente strumentale, visto che poi al tavolo fanno tutt’altro.

La RdB  in questi mesi ha effettuato tre assemblee con il personale, considerato che in questa importante trattativa il sindacato dovrebbe farsi portavoce del punto di vista della base, mentre CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP non ne hanno fatta nessuna, per evitare problemi, probabilmente. Nelle assemblee RdB è sempre intervenuto il rappresentante Cisal, che ha portato elementi ulteriori di discussione, essendo presente all’altro tavolo.

MODI: abbiamo già parlato dell’assoluto silenzio con cui sono avvenute queste operazioni, né assemblee (tranne la RdB), né comunicati (tranne la RdB). Il sindacato doc ha fatto tutto senza consultare il personale né informarlo. La RdB ha in questo periodo richiesto i dati all’ufficio del personale, per estrapolare dal ruolo le varie situazioni concrete, per riuscire ad impostare dei bandi che tenessero conto innanzitutto dell’anzianità di posizione economica, ed elaborando addirittura delle simulazioni di punteggi che salvassero i più anziani nella posizione (fermi da più tempo). Questo era il lavoro da fare, sia per i sindacati che per l’amministrazione !

Per di più tale impostazione, che non è fantascienza, è stata applicata ai percorsi del Ministero dell’interno, di cui vi inviamo una copia. Leggetela attentamente, è quello che chiedevamo anche noi.

SCARICA QUI IL DOCUMENTO DEL MINISTERO INTERNI

Tale documento è stato portato all’Amministrazione, che però ha detto chiaramente che CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP, che rappresentano l’80 % degli iscritti a sindacati, non chiedevano e non erano d’accordo su questa cosa e che noi non rappresentavamo certo tale percentuale. Insomma mentre la RdB cercava tutte le strade per approdare ad una maggiore equità, cgil,cisl,uil,snaco, flp facevano tutt’altro.

CONTENUTI: la RdB aveva presentato una prima bozza sui percorsi in cui, partendo da un numero di posti che corrispondeva al numero degli esclusi (idonei e non idonei), individuava nel fondo unico le somme necessarie per coprire l’operazione, magari anche in due tranche. L’Amministrazione non era contraria a questa proposta, pur da discutere, e non era inizialmente contraria nemmeno ad attingere alle graduatorie degli idonei (naturalmente da riaprire con un nuovo Accordo). Chiedeva unicamente che ci fosse su questo un accordo di tutti i sindacati. Ma questo accordo non c’è stato, e non poteva esserci. Siamo così arrivati alle bozze dell’Amministrazione, che prevedevano tra l’altro altissimi punteggi per particolarissime mansioni (ufficiale rogante, componenti di commissioni ecc..) punteggi che potevano arrivare, sommandoli,  addirittura a 27 punti su 50. la RdB ha richiesto un tetto massimo per queste tipologie (corsi ed incarichi), che riguardano tra l’altro solo pochi colleghi, e si è così arrivati ad un massimo di 5 punti. Inoltre, cosa indicata, oltre che da noi,  anche dal Comitato per le pari opportunità, si è provveduto ad una dicitura più generica riguardante il grado di responsabilità e non la specifica mansione (es. ufficiale rogante o componente di commissione di collaudo .

Inoltre, cosa importantissima, mentre l’amministrazione aveva proposto di distribuire un punteggio di 50 alla prova e 50 ai titoli (anzianità, titolo di studio e titoli professionali), CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP hanno chiesto di dare 60 alla prova (!) e 40 ai titoli. Ne conseguirà che chi ha molta anzianità, potrà addirittura superare i 40 punti, senza poter valutare tutti gli anni lavorati.

La RdB ha richiesto invece 60 punti per i titoli e 40 per la prova. Coinvolgendo poi anche il Comitato per le pari opportunità, era riuscita a cambiare le percentuali, e nella bozza successiva l’Amministrazione riproponeva 50 e 50. Ma la cosa veniva immediatamente bocciata all’altro tavolo, per cui nell’Accordo si è ribadito il 40 per i titoli e 60 per la prova.

Poco prima che l’Accordo venisse firmato la RdB proponeva di dare almeno un punteggio decisivo all’ idoneità ai precedenti percorsi, ma questo non è stato accettato.

E’ stato invece accettato di dare una corsia preferenziale ad una quindicina di colleghi, idonei ad un vecchio concorso esterno, che da B3 passeranno a C1 senza fare il percorso (cosa proposta da  CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP), togliendo inoltre 20 posti a quelli messi a concorso per C1 (che da 170 sono diventati 150).

Altro elemento negativo riguarda i passaggi tra le aree. Si prevede una prova scritta, poi un corso per i vincitori e poi un ulteriore colloquio.

Questo ulteriore colloquio ci è sembrato eccessivo, considerato che i candidati hanno già superato una prova scritta, e che lo stesso si potrebbe prestare a discrezionalità pesanti e “decisive”. Per cui la RdB ha chiesto di eliminarlo, e poche ore prima che l’Accordo venisse ufficializzato, si è detta disposta a firmare il solo testo sui pass,uil,snaco,flp e l’Amministrazione non hanno accettato. La RdB ha sempre sostenuto che, unicamente  sui passaggi tra le aree, va valutata, per l’accesso ai percorsi, l’anzianità di area, considerati i problemi che con il nuovo ordinamento professionale renderanno impossibile il passaggio in C (verrà introdotto il B4, B5, B6 B7 !). E anche perché, trattandosi di un passaggio in un’altra area, è valutabile l’intera anzianità di area, appunto, e non di sola posizione economica.. Inoltre il passaggio tra le aree non è finanziato dal fondo e quindi non pesa sulle tasche dei colleghi. Per questi motivi, pur essendo stati tagliati ben 20 posti, la nostra O.S. era disposta a firmare. Ma evidentemente questo “colloquio” i sindacati lo vedevano positivamente, ed hanno voluto lasciarlo. certamente  perché sanno che andrà a valutare il merito…. Inoltre l’Amministrazione era intenzionata a prendere in considerazione il numero dei posti messi a concorso più il 50 %. CGIL,CISL,UIL,SNACO, FLP hanno preteso il 30 % (!!!). La graduatoria finale, che doveva restare aperta senza limiti, non ci sarà neppure, ci saranno solo vincitori !

Purtroppo le cose da considerare sono ancora tantissime, speriamo di poterne al più presto parlare a voce.

A fronte di tale sfacciataggine sindacale comunque il personale della sede centrale non ha potuto trattenere la rabbia, e ha dato vita ad un presidio di protesta, il giorno della firma, poco prima della trattativa finale. Nei corridoi del tappeto rosso i sindacalisti doc sono dovuti passare “tra le forche caudine” di due ali di lavoratori, che battendo le mani al loro passaggio ripetevano “vergogna”, andatevene a casa “. Evidentemente a lungo andare il personale non è più disposto a farsi prendere in giro. Sicuramente adesso i sindacalisti verranno fuori con frasi del tipo “è il massimo che potevamo ottenere”, “l’abbiamo subìto “ (come per il premio individuale).

MA NOI SAPPIAMO CHE NON E’ VERO

Per il premio c’eravamo anche noi al  tavolo e li abbiamo visti consenzienti,  e li abbiamo visti chiedere la soppressione dell’indennità video per anni, a partire dal 1997.

Anche per i percorsi

SAPPIAMO CHE NON E’ VERO:

Rappresentanti sindacali che erano presenti al tavolo e che si sono dimostrati corretti verso il personale lo hanno testimoniato.

Ora al personale l’ultima parola. Siete contenti di quanto è stato fatto?

Chi ha dato la delega a trattare a questi rappresentanti? Chi rappresentano realmente?

Siamo disposti a subire passivamente l’ennesimo Accordo a perdere?

Vi lasciamo con questo interrogativo

** importante: il taglio del 5% previsto dalla finanziaria, è stato spalmato su tutte le posizioni economiche tranne….che sulla dirigenza e sulla posizione economica C3 (!) (…no comment). Negli altri Ministeri  invece, in proporzione, il taglio è stato fatto anche sulla dirigenza. Abbiamo così avuto la conferma che l’agitazione assoluta messa in piedi  a gennaio 2005 da cgil,cisl,uil,snaco, flp serviva unicamente a salvaguardare queste due fasce dai tagli. Fasce su cui si dirigono evidentemente molte aspettative sindacali. Considerate che lo stesso Segretario Generale nella seduta del 18 aprile ha comunicato che da parte sindacale (sic) è arrivata la richiesta di ben 40 nuovi posti di dirigente, e si è poi arrivati ad un compromesso, lasciandone 20. occhio alle prossime dirigenze…. E in cambio su cosa hanno ceduto i nostri rappresentanti doc? ma sul personale, evidentemente!

p.s. nell’assemblea del 21 aprile la rappresentante RdB, anch’essa appena passata in C2 ma in possesso della laurea, ha dichiarato pubblicamente che, pur essendo avvantaggiata dal contratto nazionale non parteciperà ai prossimi percorsi. Premettendo di ritenere in generale inutile e perdente la non partecipazione a percorsi solo perché appaiono già “viziati” alla base, e ritenendo anzi che bisogna a maggior ragione esserci e non rendere la vita facile a chi ha impostato tali discutibili criteri, ha però ritenuto che nel proprio  caso tale comportamento può avere una sicura utilità: serve a dimostrare che è possibile fare sindacato in una maniera diversa. Mandare un segnale. Non è più sopportabile che chi ha la delega a trattare per il personale tratti per sé stesso e pochi intimi. Questa cosa deve cambiare. È chiaro che anche il sindacalista ha diritto come gli altri alla carriera. Ma come gli altri, appunto. Con pari condizioni ed opportunità. sfruttare il tavolo per trattare per sé è oltremodo immorale. Un saluto e a prestissimo

Roma, 25 aprile 2005

LA CONSIDERAZIONE FINALE E’ QUESTA, LA PIU’ GRAVE: TRA BREVE  MOLTI NOSTRI COLLEGHI ANDRANNO IN PENSIONE. MOLTI DI LORO ANDRANNO IN PENSIONE COSI’ COME SONO ENTRATI, SE ERANO B2 SALUTERANNO LA CORTE, DOPO ANCHE 30 ANNI DI ANZIANITA’, ANCORA  COME B2, E VIA DICENDO PER LE VARIE QUALIFICHE. PUR PARTECIPANDO AL PERCORSO NON AVRANNO ALCUN RICONOSCIMENTO DETERMINANTE PER LA LORO ANZIANITA’ E PER L’APPORTO CHE HANNO DATO ALL’ISTITUTO. CON QUALE CORAGGIO SINDACATI DOC ED AMMINISTRAZIONE GUARDERANNO IN FACCIA QUESTI COLLEGHI?

RdB/PI Cdc
 

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