Inviamo a tutti i colleghi la lettera del delegato RdB della
sede di Palermo. A seguito di questo e di altri fatti,
nell’Ufficio in questione (Sezione Giurisdizionale di
Appello), in carenza di organico, ben sette dipendenti hanno
fatto richiesta di trasferimento.
Sembra opportuno rilevare come, indirettamente, la
corresponsione del premio individuale costituisca una sorta di
valutazione dell’operato del Dirigente. Laddove infatti un
Dirigente non riesce (o non
vuole) ad individuare nemmeno il 60% del personale
da “premiare”, ne deriva necessariamente che i compiti a lui
assegnati, di valorizzazione delle risorse umane e di stimolo
alla produttività, siano inequivocabilmente falliti.
Naturalmente in questo caso colpisce la pervicacia con la
quale la Dirigente, pur di non allargare al 60% il premio,
penalizza molti che lo meritavano.
Aggiungiamo che, su altri fronti, nella sede di Palermo, si
sono verificati casi al limite della legalità, già segnalati
all’Amministrazione centrale.
Situazione dunque esplosiva, che ripropone sempre più
incessantemente il tema della qualità della nostra Dirigenza,
dei criteri e dei percorsi con cui si arriva alla Dirigenza in
Corte dei conti.