Il 31 marzo
u.s. si è verificato un grave fatto nel bar interno alla sede
di via Baiamonti, dove una lavoratrice è stata aggredita da un
socio della Ditta appaltatrice.
Tali fatti sono gravissimi e non si possono accettare in
nessun posto di lavoro, tantomeno in un posto pubblico.
Esprimiamo totale solidarietà
alla lavoratrice aggredita.
Detto questo però ci preme rilevare come questo episodio sia
stato poi con molta evidenza strumentalizzato dagli attuali
gestori di altri servizi interni, al fine di “prendere la
palla al balzo” e magari proporre un’ ulteriore ditta o come
hanno fatto alcune sigle sindacali, proporre l’Associazione
(privata) dei dipendenti nella gestione del bar.
Noi abbiamo
detto nell’incontro di oggi con l’Amministrazione
delle cose molto semplici:
-
Nessuno può permettersi di aggredire impunemente un
lavoratore, e le responsabilità di chi ha messo in atto tale
aggressione devono essere condannate e perseguite
-
I
lavoratori di tutte
le ditte, e sono tante, che svolgono la loro
attività all’interno dell’Istituto devono essere
tutti in
regola con le norme contrattuali, anche per rendere la loro
posizione meno debole e precaria di fronte a soprusi, e
l’Amministrazione ha il dovere e la responsabilità di
verificare tale applicazione delle norme
-
La lavoratrice aggredita deve assolutamente mantenere il
proprio posto di lavoro
·
Non ci interessa speculare su
questo caso, come alcuni stanno facendo, per “mettere
piede”magari nella gestione di un’ ulteriore fetta di servizi.
E la conferma l’abbiamo avuta oggi, quando è stata ventilata
la possibilità di dare la gestione del bar all’Associazione
dipendenti. La RdB ha espresso la propria contrarietà a tale
ipotesi, addirittura peggiorativa e mancante anche della
trasparenza ed economicità di una normale gara d’appalto.
L’obiettivo non è sostituire una ditta ad un’ altra, ma far sì
che in tempi medi l’Amministrazione stessa, come ha
scritto in tutti gli Accordi, si occupi direttamente, come
è giusto, degli unici servizi essenziali di un posto di
lavoro, vale a dire la mensa e l’asilo nido.
L’Amministrazione ha inoltre il dovere nel frattempo di
spendere risorse per migliorare la qualità dei locali dove
il ‘personale consuma il pasto, e monitorarne la qualità
tramite l’Ufficio competente.
Almeno una
bella notizia l’Amministrazione oggi l’ha data: sono già stati
stanziati 27 milioni di euro per la costruzione dell’asilo
nido interno.
Nel nostro
volantino sui servizi sociali del 5 aprile 2006, nel citare i
27 milioni di euro stanziati dall'Amministrazione, per mera
disattenzione non abbiamo specificato che questi non sono
destinati unicamente all'asilo nido (in tal caso la cifra
sarebbe esorbitante), ma all'intero progetto di
ristrutturazione dell'edificio Montezemolo. Ce ne scusiamo con
i colleghi e con l'Amministrazione.
Roma,
5 aprile 2006
RdB/PI Cdc |