Nell’incontro del 20 marzo u.s. sono
accaduti due fatti che, se ce n’era ancora bisogno, hanno chiarito la
posizione dell’Amministrazione e delle altre OO.SS. sul tema dei passaggi di
area.
Innanzitutto, invece di chiudere il discorso sul nuovo
profilo B1, indicato pretestuosamente come elemento indispensabile per il
passaggio da A in B, si è passati direttamente a parlare del profilo B2, oltre
che a toccare interessanti argomenti filosofici, in una atmosfera distesa e
tranquilla. Risultato: il
profilo B1 si discuterà il prossimo lunedì e si definirà …….non è dato
sapere quando. La RdB ha trovato scandalosa questa placida indifferenza sulle
urgenze di oltre 500 lavoratori ed ha per questo abbandonato il tavolo
tecnico, dichiarandosi disponibile a rientrare solo quando
l’Amministrazione fornirà un documento operativo sui passaggi di area.
Il secondo fatto riguarda la fantomatica bozza sui passaggi
da A in B e da B in C che l’Amministrazione, dietro nostra insistenza,
si era impegnata a produrre. La bozza, in realtà, si è trasformata in un
interessante “temino” che potrebbe portare il titolo: “Brevi
considerazioni sui passaggi tra le aree. Pensieri sparsi.” C’ è da dire che
il temino è corredato anche da una parte finale che vorrebbe sembrare operativa
ma che altro non è se non l’elenco di tutte le cose che l’Amministrazione
avrebbe dovuto già fare, ma che non ha fatto. L’Amministrazione gentilmente
ce lo ricorda, a tre mesi dalla scadenza del contratto, elencandocele.
Questa Amministrazione e questi sindacati,
che sono riusciti come dei veri prestigiatori, a risolvere “il problema” dei
14 idonei ad un concorso esterno in meno di 24 ore, con una soluzione che non
stava né in cielo né in terra ma che ha trovato subito posto sulla carta
intestata della Corte dei conti, corredata dalla belle firme delle altre OO.SS.,
non fanno che anteporre continui e nuovi ostacoli alla soluzione di un problema
ben più pressante, risolvibile nel giro di una settimana.
Un problema che:
INVITIAMO
TUTTI I LAVORATORI A TENERE ALTA L’ATTENZIONE e a sostenere la RdB/PI Cdc
Roma, 21 marzo 2002
Rdb/P.I.
Cdc