8 aprile 2002 PASSAGGI TRA LE AREE

UNA QUESTIONE INFINITA

A seguito della richiesta formulata in maniera unitaria da tutte le OO.SS., l’Amministrazione ha incontrato i sindacati della Corte in data 3 aprile 2002.

L’incontro era stato sollecitato per porre fine all’eterna attesa di circa 500 colleghi di area A e B che non hanno avuto ancora nessuna opportunità di riqualificazione.

Da più di un anno infatti l’Amministrazione continua in un atteggiamento colpevolmente dilatorio su questo problema  ed anche questa volta non si è smentita.

Il Segretario Generale ha proposto di incontrarsi di nuovo intorno al 15 aprile, data in cui verrà presentata la proposta dell’Amministrazione sulle procedure da adottare per i percorsi.

La RdB ha posto come ineludibile la questione dei tempi ed ha preteso una data di scadenza ultima per tutte le operazioni, ponendo come termine per le procedure il 31 maggio( FONDI, DECRETO, BANDO e INQUADRAMENTO). Ricordiamo per i più distratti che già altre date “fatidiche” sono state bellamente ignorate. Fin qui tutto sembrerebbe essere andato per il verso giusto, ma la sensazione è quella di sempre: abbiamo l’impressione che ancora una volta l’Amministrazione voglia prendere e perdere tempo, non si capisce bene perché (o si capisce troppo bene?). Ci spiegheremo meglio:

-         innanzitutto i tempi: per la preparazione di una bozza ed un incontro alla Funzione Pubblica quasi 15 giorni di tempo…quando le capacità di speditezza di questa Amministrazione le abbiamo toccate con mano di recente (vedi accordo sui 14 idonei ed altro); ma tant’è, dirà qualcuno, abbiamo aspettato tanto, aspetteremo bene due settimane!

-         Seconda questione: i soldi. Il Segretario Generale ha affermato che la spesa sarà coperta da risorse da reperire nel bilancio e che quindi non verrà richiesto nulla al Tesoro. La cosa è alquanto strana: sappiamo tutti che per i passaggi tra le aree è prevista una ulteriore assegnazione da richiedere al Ministero del Tesoro. E allora, perché non farlo? Forse perché si stanno richiedendo ben altre somme per, ad esempio, i buoni pasto ed relativi arretrati per il personale di Magistratura? E come è possibile che il nostro bilancio, descritto recentemente come inadeguato, tanto che è sparita perfino la fornitura di materiale di cancelleria, le fotocopiatrici non possono essere riparate per mancanza di fondi ecc…possa bastare a coprire la spesa per i passaggi?

-         Terza questione: i posti. In questo ultimo anno c’è stata una continua variazione sulle cause che di volta in volta impedivano i passaggi del personale. Una volta erano i soldi (non vogliamo approfondire parlando delle stanze ‘di lavoro’ principesche realizzate ultimamente, per esempio nella sede di Palermo…), un’altra volta erano i profili, un’altra ancora i posti disponibili e così via. In sede di stesura della nuova pianta organica l’Amministrazione aveva previsto nelle aree C1 e B1 un adeguato numero di posti per i passaggi tra le aree. Ma guarda caso ogni tanto si ventila qualche problema in proposito. Nell’incontro del 3 aprile, dietro sollecitazione della RdB che ha richiesto una chiara assicurazione su questo, l’Amministrazione ha riconfermato la disponibilità dei posti per tutto il personale interessato, salvo poi subito dopo aggiungere: certo bisognerà verificarlo una volta terminata la suddivisione tra le varie posizioni economiche B1,B2,B3..…I sindacati  unitariamente hanno osservato che basterebbe decidere in anticipo che per B1 e C1 si riservano i posti necessari.

-         Quarta questione: i profili. L’Amministrazione, avendo deciso che la elaborazione dei nuovi profili è imprescindibile per i passaggi tra le aree, ha proposto di verificare, con un incontro all’Aran, se è possibile approvare innanzitutto i soli profili di area B, in modo da permettere perlomeno il passaggio del personale di area A. Nell’attesa della risposta, difficilmente positiva, ci domandiamo: perché non praticare invece la strada più ovvia e semplice, e cioè quella di effettuare un passaggio verso gli attuali profili, riservandosi poi di adeguarli con i nuovi?  Il restante personale non ha forse ‘concorso’ per i profili esistenti, alcuni dei quali spariranno certamente? E in alcune Amministrazioni (vedi Ministero dell’Università) non hanno forse ‘concorso’ verso la semplice posizione economica, in questo caso B1 e C1? E la decorrenza economica dei passaggi (se avverranno) terrà conto di tutto questo tempo che il personale ha aspettato, non per sua colpa?

-         Quinta questione: il passaggio verso C1. Il Segretario Generale ha cercato di sminuire questo problema, ventilando addirittura l’ipotesi di uno slittamento al 2003, adducendo vaghi vincoli normativi. Deve essere chiaro che il personale di area B, in special modo coloro che si trovavano già in B3 prima dei percorsi, non può essere ulteriormente penalizzato. La RdB ha ricordato al Segretario Generale che altre Amministrazioni (il Ministero dell’Interno, solo per fare un esempio), hanno già espletato le procedure sia per i passaggi in B1 che in C1, e non si sono palesati vincoli normativi.

Ci chiediamo quindi:

E’ POSSIBILE CHE SOLO QUANDO SI TRATTA DI RISOLVERE I PROBLEMI DELLA MAGGIORANZA DEL PERSONALE BISOGNA PRIMA RIFARE TUTTA LA CORTE DEI CONTI E POI SI PUO’ (FORSE) PROCEDERE?

Abbiamo l’impressione che l’intero sistema si muova solo e sempre per limitati interessi individuali, magari di qualche nome celebre, e che gli stessi sindacati si muovano sempre su problemi che riguardano i singoli dipendenti. Nulla da eccepire sul fatto che i diritti dei singoli siano sacrosanti, ma non è altrettanto (e per un sindacato lo è di più) sacrosanto il diritto di tutti i lavoratori? Abbiamo avuto l’impressione che anche in questo incontro i messaggi tra Amministrazione e alcune OO.SS. siano stati molto più concreti ed incisivi per problemi riguardanti singoli individui che per la maggioranza del personale.

SOLTANTO LA TUA PARTECIPAZIONE PUO’ CAMBIARE LE COSE

 ADERISCI ALLA RdB/PI

Roma 8 aprile 2002                                                         RdB/PI Cdc