Dichiarazione a verbale
La
RdB PI/Cdc non sottoscrive il presente accordo per i seguenti
motivi:
·
Ritiene inaccettabile che non siano state assegnate
le posizioni super a quelle pochissime unità di personale escluse dai
recenti percorsi di qualificazione per mancanza di titolo di studio adeguato e
alle altrettante pochissime unità di area A che ancora non ne usufruiscono
·
Considerato che la somma stanziata per le varie
indennità è passata dai 3.500.000.000 di lire (Euro 1.807.599) del 2001 ai
2.600.000.000 (Euro 1.342.787) del 2002, non appare credibile la affermazione
dell’Amministrazione sulla conferma di quote e aliquote dell’anno
precedente.
·
Ritiene cosa gravissima che, a fronte di una
diminuzione di ben 4.218.137.317 di
lire (Euro 2.178.486) del Fondo, si siano stanziate, a contratto ormai scaduto,
somme rilevanti per un istituto, quale la posizione organizzativa, che in
questi anni non è mai stato regolamentato, pur avendo accantonato
somme considerevoli negli anni precedenti,
sottratte a tutto il personale e mai ripartite negli anni di riferimento.
Tra
l’altro la condizione lavorativa collegata alla posizione organizzativa è
quasi sovrapponibile a quella già retribuita dalla indennità di direzione,
inizialmente definita come non cumulabile con la posizione organizzativa, ed
invece, in base al presente accordo, ritenuta cumulabile. Avendo
l’Amministrazione proposto n.133 assegnazioni di posizioni organizzative (area
C), in tutte le bozze precedenti al
19 luglio u.s., la somma per i
destinatari sarebbe stata di 4.511.278 di lire (Euro 2.330) pro-capite, più
l’eventuale indennità di direzione. Pur ritenendo un segnale di apertura alle
considerazioni espresse dalla RdB, il fatto che la somma iniziale sia stata
dimezzata, la nostra O.S. conferma in toto la valutazione politica negativa su
questa operazione.
·
Trova inoltre discutibile che ancora una volta si
perseveri nell’assegnare il premio di produttività collettivo
in modo discriminatorio e cioè sulla base della posizione economica,
considerato che le quote assegnate a ciascun ufficio sono pro-capite e
che il fondo di amministrazione risulta finanziato da tutto il personale in
eguale misura sia esso di area A, B o C e che detti fondi, provengono da aumenti
contrattuali che anziché finire direttamente nelle buste paga sono dirottati
verso il salario accessorio del personale. Appare oltremodo incomprensibile il
fatto che detto premio, sganciato giustamente dalla presenza, venga poi
collegato ad un elemento irrilevante ai fini della produttività quale è
appunto la posizione economica di appartenenza. Ritiene comunque positiva la
soppressione dei progetti finalizzati, con rientro delle somme relative nel
premio di produttività collettivo, come richiesto
fortemente dalla RdB già dal 1996.
·
Ritiene vaga
e non rispettosa delle normative la valutazione del personale che si trovi in
assenza obbligatoria per maternità, in relazione al premio di produttività
Roma 25 luglio
2002
RdB/PI
Cdc