Nella civilissima Atene il popolo
partecipava direttamente alle discussioni politiche
che avvenivano nella famosa ‘agorà’, la piazza.
Nella ‘barbara’ Roma le discussioni
politiche e sindacali devono avvenire nelle ‘segrete stanze’?
Riteniamo che le discussioni che
avvengono al tavolo di contrattazione, riguardando
le condizioni lavorative ed i soldi del personale, debbano avere la
massima pubblicità possibile.
Conseguentemente i diretti interessati
dovrebbero poter essere presenti al tavolo in veste di osservatori. Un altro
modo per far sì che i deleganti, ovvero il personale, possa essere realmente
informato su ciò che lo riguarda, potrebbe essere una stesura fedele degli
interventi o una registrazione magnetica degli incontri.
L’Amministrazione rifiuta di registrare
gli incontri o di redigere un verbale ‘fedele’.
Dal 1996, anno
di nascita della struttura RdB in Corte, ad oggi, le altre OO.SS. hanno
richiesto i tavoli separati nelle seguenti occasioni:
1998:
la RdB chiede la registrazione magnetica degli incontri: le altre OO.SS.
chiedono immediatamente i tavoli separati;
2001: la RdB cerca di far assistere i
lavoratori di area A alle trattative: i tavoli si separano;
2002:
la RdB informa sui lavori complessivi del tavolo: idem come sopra.
In tutti questi casi è stata la
partecipazione dei lavoratori ad essere vista come un ‘pericolo’.
Riteniamo
ci sia abbastanza materiale per riflettere.
Il sindacato
ha, non solo il diritto, ma il dovere di
informare. E, nei limiti del rispetto delle reali posizioni, non solo di ciò
che riguarda la propria sigla.
E’ evidente
che facendo una sintesi si riporta quello che viene ritenuto la parte qualificante degli interventi,
ed è oltremodo evidente che ogni sigla ha un diverso parere su ciò che è
essenziale. Ma questo fa parte della diversità di orientamento sindacale. Altra
cosa è parlare di ‘falso’, accusa gravissima, lanciata verso la RdB, su
cui si provvederà nelle sedi adeguate.
Riteniamo anche
che nessuna Organizzazione Sindacale
dovrebbe dimostrare iroso imbarazzo o vergogna per le posizioni assunte al
tavolo di trattativa. Per una forma di dignità politica e per evidenziare una
sostanziale ‘buona fede’ nella propria azione.
La RdB non ha nessun problema a
registrare da questo momento in poi tutti gli incontri sindacali.
E questo soprattutto a salvaguardia della reale
partecipazione del personale a ciò che lo riguarda: informazione sui lavori
del tavolo sindacale e sui propri delegati.
Ricordiamo ai colleghi che potrebbero
interpretare queste come ‘diatribe’
tra sindacalisti: qui si sta parlando di voi, di quanto potete sapere
o non sapere e quindi ‘deliberare’. Su ciò che vi riguarda e che
determina le vostre condizioni di lavoro ed economiche, e su chi ne è
responsabile.
Lanciamo in
questa sede, insieme al personale e a tutte le sigle che veramente vogliono
trasparenza, una campagna per una reale informazione e partecipazione
dei lavoratori.
Siamo certi che
le adesioni saranno numerose.