PROFESSIONALITA’
SOPPRESSA |
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Esaminando
il decreto del Segretario generale del 16 ottobre c.a., concernente
l’attribuzione dei nuovi profili professionali, si evince come, nel nome della
flessibilità, sia stata disconosciuta qualsiasi professionalità ottenuta, sia
nei recenti percorsi all’interno delle aree, che dopo anni di formazione
“sul campo”.
Il
suddetto decreto, oltre che discostarsi ampiamente
dall’accordo
sui profili professionali del 10 luglio c.a., non comprendendo i profili di
comunicatore e tecnico, ha appiattito le diverse specificità. Di fatto, non ha
rispettato quanto ottemperato dal C.C.N.I. 1998/01 ancora vigente, riguardo ai
passaggi all’interno delle aree recentemente espletati,
che aveva individuato, per ciascuna area, dei sub-profili specifici per
diverse tipologie professionali.
Dopo
aver destinato delle somme di denaro per i corsi di aggiornamento e la
progressione economica dei lavoratori, la Corte dei conti con questo decreto ha
effettuato una mera trasposizione dei “vecchi profili” non tenendo conto
delle
professionalità esistenti e delle necessità lavorative.
La RdB chiede che, a tutela delle
professionalità e per
un servizio efficiente, vengano reintrodotti i profili di comunicatore e
tecnico, così come stabilito dall’Accordo sui profili professionali del 10
luglio c.a.; siano ridefiniti all’interno dei profili i sub-profili soppressi.
A fronte di ciò è necessaria una rimodulazione dei fabbisogni,
riguardanti i posti destinati ai passaggi tra le aree
E
QUINDI UN AMPLIAMENTO ADEGUATO DELLA PIANTA ORGANICA
I
50 MISERI POSTI CHE L’AMMINISTRAZIONE HA RISERVATO
AI PASSAGGI DALL’AREA B IN C SONO UN VERO SCHIAFFO ALLE LEGITTIME
ASPETTATIVE DI PROGRESSIONE.
CONTRO LO SCIPPO DELLE CARRIERE LA RdB E’ A FIANCO DEI LAVORATORI