DOPO L’INGANNO LA BEFFA
E’ stato siglato tra A.D. e OO.SS. (tranne le RdB-CUB) l’ennesimo accordo truffa ai danni dei lavoratori della Difesa.
Con i soldi a disposizione nel Fondo Unico di Amministrazione, pari a circa 128 miliardi (3 milioni lordi pro-capite) si sarebbe potuto procedere ad un avanzamento della posizione economica di tutti i lavoratori della Difesa attraverso una revisione dell’ordinamento professionale e dei profili (cosa prevista dal CCNL) dando così una risposta concreta a tutti coloro che da anni si vedono preclusa ogni possibilità di progressione di carriera e di avanzamento economico.
Si è invece preferito polverizzare il Fondo in tante voci e vocette che, oltre a riproporre i vecchi artt. 36 e 37, spostano ingenti finanziamenti verso i livelli più alti (posizioni organizzative, livelli super), il rifinanziamento degli straordinari e verso contorti meccanismi clientelari e discriminatori.
Per l’ennesima volta le logiche concertative e consociative di CGIL-CISL-UIL-SNAD-DIRSTAT-UGL/ANCD impediscono che tramite una parte importante del contratto integrativo si diano risposte positive e certe ai lavoratori in merito all’ordinamento professionale.
Lo scontro si sposta ora sulla contrattazione a livello locale, dove andrà impedito con forza che i soldi del Fondo Unico vadano a riempire le tasche dei soliti noti e si operino discriminazioni tra i lavoratori, che invitiamo sin d’ora a vigilare.
Alla truffa derivante dall’Accordo sull’Integrativo si aggiunge una beffa dell’ultima ora, siamo infatti venuti a conoscenza di uno stanziamento previsto in Finanziaria di 65 miliardi per il raddoppio dell’indennità di amministrazione del Ministero dei Beni Culturali (uno dei ministeri che, come quello della Difesa, percepiva l’indennità più bassa), rimarremo così, anche per quanto riguarda l’indennità di amministrazione i morti di fame del comparto ministeri.
8 ottobre 1999
Coordinamento Difesa