Roma, 25
ottobre 2001
In data odierna, nella sede di Roma, abbiamo
incontrato il direttore dell’Agenzia Industrie Difesa Ing. Giovanni SCERCH il
quale ci ha convocato per la presentazione di rito, sempre e in ogni caso a
tavoli separati nei confronti dei Confederali.
Saluti a parte, l’incontro è stato l’occasione
per capire le intenzioni e i progetti per la futura Agenzia e per affermare la
nostra posizione di motivato rifiuto e netta perplessità in termine di
occupazione e produzione.
A giorni saranno sottoposti al ministro, per
l’eventuale approvazione, il bilancio preventivo e i piani industriali cui
faranno seguito la pianta organica dell’Agenzia.
Molto critico è stato il nostro intervento nei
confronti della chiara intenzione di voler applicare il concetto di “chi
produce prende, chi non produce va a casa” (parole dell’ingegnere) nonché
l’ostinata affermazione che l’agenzia va intesa non come Società per Azioni ma
entità inserita nel contesto del Ministero Difesa seppur con la piccola sfumatura
che nel caso di un bilancio in passivo dopo quattro anni “qualcuno dovrà
rimediare riassorbire l’eventuale personale in eccesso di organico”.
Le altre OO.SS. presenti non hanno dato un
grosso apporto all’incontro se non nel dimostrare preoccupazione per le future
piante organiche.
La soluzione non è certo facile e non è certo
SCERCH che dobbiamo convincere ma bensì la parte politica, che in questi giorni
sembra essere particolarmente interessata a questo ministero, e la commissione
difesa che nei primi giorni di novembre ci accingeremo a incontrare.
Un invito che vogliamo fare a tutti i lavoratori
è quello di continuare a sostenere nel modo più democratico e nelle sedi più
opportune le proprie idee e bisogni e, se possibile, scegliere i propri
rappresentanti RSU in base ai fatti e non alle promesse.
Per
il Coordinamento Difesa
Massimo
Solferino