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Sentiamo
il bisogno di spiegare alcune circostanze finora poco note alla
cittadinanza, poiché crediamo che ne abbia il diritto avendo appoggiato
vertenza arsenale, come pure per esprimere tutto il nostro rammarico,
parlando chiaro, senza sotterfugi o dichiarazioni propagandistiche ne
speculazioni di alcun genere, come abbiamo sempre fatto.
Dopo l’iniziativa dello scorso 13
dicembre, che aveva portato i lavoratori, organizzati da, pressocchè,
tutte le sigle sindacali a manifestare sotto il Ministero della Difesa a
Roma che aveva sortito l’impegno del Capo di Gabinetto del Ministro a
convocare una riunione specifica sulle esternalizzazioni in programma per
l’Arsenale di Taranto si tenne l’assemblea generale del 18/12/2003.
In quella sede, tutti gli intervenuti
assicurarono i tanti lavoratori presenti, sulla ferma volontà di
continuare la mobilitazione unitaria sino ad ottenere quelle risposte sul
futuro dello stabilimento che il Ministro al riparo della delega ha sempre
evitato di dare.
Si sono succedute due convocazioni: il 15
gennaio ed il 17 febbraio, entrambe rinviate su richiesta sindacale.
Preoccupati da ciò, abbiamo tentato di
stimolare una ripresa dell’intervento sindacale assumendoci la
responsabilità di condurre un giro di incontri con tutte le sigle
sindacali che, come noi, erano presenti all’incontro del 13 a Roma e
come noi, avevano partecipato alla conseguente assemblea del 18, in
arsenale, assumendo mandato dai lavoratori di proseguire il percorso
intrapreso. Il riscontro, a parole, è stato della massima disponibilità da parte di tutti, alcuni dei quali, però, ci chiedevano tempo per risolvere questioni interne, per lealtà abbiamo atteso ancora qualche giorno indicando, comunque, una data limite.
Allo scadere di tale data, ci siamo
ritrovati tutti per concordare i successivi passaggi stilando un documento
e firmandolo.
Il documento, successivamente, è stato
diffuso sulla stampa locale e come volantino, in Arsenale, in
data 24 marzo 2004.
Alcuni giorni or sono, abbiamo avuto la
sorpresa di leggere sui giornali locali, titoloni che riportavano – TUTTI
A ROMA, RILANCIO DELLA VERTENZA ARSENALE: CGIL, CISL E UIL CONVOCANO UN
SIT-IN DI PROTESTA SOTTO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO IL 15 APRILE – e,
per non lasciare nulla al caso, abbiamo visto affissi sui muri e
distribuiti sui tavoli della mensa aziendale quegli stessi articoli
fotocopiati e messi bene in evidenza!
A questo punto, dopo aver constatato come
viene ripagata la lealtà e l’impegno unitario di due anni di lavoro,
un pensiero va ai tanti lavoratori iscritti a quelle sigle, con i
quali abbiamo parlato, che ci hanno confidato attoniti di non conoscere
assolutamente l’iniziativa: con buona pace della democrazia sindacale!
Ritenendo di non aver null’altro da
dire ai nostri passati interlocutori e chiediamo ai lavoratori, tutti, di
aprire una seria riflessione su quali tutele devono attendersi da chi si
comporta così! Essendo
usi ad onorare i nostri impegni procederemo, senz’altro, a concretizzare
quelle iniziative precedentemente concordate in assemblea, su mandato dei
lavoratori. p/ coordinamento Aziendale RdB Arsenale. Luigi Pulpito
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