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SMMT BAIANO DI SPOLETO: RdB DENUNCIA "SEMPRE PEGGIO PER I LAVORATORI. NEL 2004 137€ IN MENO, E NON C'E' NEANCHE IL RILANCIO DELL'ENTE"

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Mercoledì, 8 Settembre 2004 ore 13:00


"Alcuni incarichi hanno fatto gridare allo scandalo. Intervenga l'Amministrazione Comunale e la Regione"

Le negative vicissitudini dei dipendenti dell'Agenzia Industrie Difesa purtroppo sembrano non fermarsi dopo la fuoriuscita dall'organico del Ministero della Difesa. Infatti, i lavoratori hanno 'pagato' sia in termini di posti di lavoro e sia con la diminuzione del salario accessorio percepito nel 2003. Ora si riscontra, contrariamente a quanto promesso, una clamorosa riduzione
della quota pro-capite assegnata per l'anno 2004, rispetto ai dipendenti ministeriali: gli addetti in Agenzia avranno 137 euro in meno! Tale differenza di assegnazione, naturalmente, non sarebbe avvenuta senza il distacco dal Ministero Difesa, la cui Amministrazione ha sempre fatto fronte alle peculiarità produttive ed organizzative di Enti come lo SMMT di Baiano. Tale notizia, insieme alla certezza di percepire la prima parte del Fondo del 2004 in ritardo rispetto ai lavoratori del Ministero, ha suscitato molta amarezza tra i dipendenti di Baiano che vedono scendere ulteriormente il proprio potere d'acquisto. C'è da dire che la RdB ha prontamente sollevato il problema e, con difficoltà, si sta attivando a livello nazionale per trovare le risorse e sanare l'ingiustizia. Ma lo sconcerto dal punto di vista economico è sicuramente secondario, rispetto alla preoccupazione per il futuro lavorativo, visto che la tanto declamata ristrutturazione e razionalizzazione dell'Ente da parte dell'Agenzia si è limitata a delle iniziative che non hanno portato a miglioramenti sostanziali. D'altra parte non sono state acquisite nuove lavorazioni e ancor meno si è provveduto a sostituire le importanti professionalità che lo Stabilimento sta perdendo, aggravando una situazione già carente. In sostanza, si sono aggravate tutte le preoccupazioni e le istanze che hanno portato i lavoratori allo sciopero del 23 aprile 2004. L'allarme lanciato a primavera non è stato raccolto, affrontato e meno che mai risolto. La riorganizzazione non si intravede, il destino produttivo è tutto da inventare e da costruire. Gli addetti dello SMMT si chiedono dove sia questa gestione privatistica dell'Ente che avrebbe dovuto acquisire attività anche al di fuori del Ministero della Difesa e promuovere una nuova, meno burocratica, organizzazione del lavoro. D'altronde non occorre essere esperti in programmazione industriale: quando si risparmia anche non assumendo le figure professionali indispensabili, si è intrapreso il binario del declino. È illusorio cercare di fronteggiare, come si sta facendo, la mancanza di ingegneri e tecnici, promuovendo sul campo dei 'supervisori' e dei 'responsabili' (tanto non costano niente, perché secondo l'Agenzia verrebbero pagati con il salario accessorio di tutti). Naturalmente non è questa la diffusa riqualificazione ed il riconoscimento delle mansioni, da sempre richiesto. Oltre a non risolvere il problema 'tecnico', tali incarichi hanno indispettito e fatto gridare allo scandalo la gran parte dei lavoratori che hanno colto, in queste operazioni, anche il tentativo di premiare coloro che hanno spianato la strada all'Agenzia e all'obiettivo della privatizzazione dell'Ente. Lo SMMT non ha bisogno di ricoprire fittiziamente le carenze tecniche; ha, invece, la vitale necessità di un chiaro progetto industriale , con figure professionali adeguate e maggiori investimenti per perseguirlo. I dipendenti non vorranno certo sentirsi dire nuovamente che, non essendo l'Ente produttivo, ci sarà bisogno di un ulteriore taglio occupazionale. Sarebbe un danno enorme anche per il Comprensorio e l'intera Regione. È indispensabile che le Amministrazioni Comunale e Regionale si scuotano da quel torpore che le ha sempre portate ad accontentarsi di generiche e superficiali rassicurazioni sul futuro produttivo della maggiore industria spoletina (che in pochi anni ha già perso 100 posti di lavoro e di cui nessuno fa mai menzione).
p/RdB Ettore Magrini


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