Lavoratori,
lavoratrici,
siamo
ad un passo dalle elezione delle RSU di novembre e, come
consuetudine, i soggetti interessati alla competizione
diffondono i programmi elettorali, proclamano le loro
intenzioni ma soprattutto danno corpo e vita ad una
descrizione alterata e distorta del loro operato sindacale in
questi ultimi tre anni.
Le
RdB-P.I. Coordinamento Nazionale Difesa, per il rispetto e
l’appartenenza delle scelte dei lavoratori, ritengono
offensivo ricorrere ad espedienti, astuzie e vane promesse per
assicurarsi il maggior consenso elettorale.
Consideriamo
comunque importante questo appuntamento perché permette di
costruire un modello realmente rappresentativo degli interessi
e delle aspettative dei lavoratori per:
§
estendere gli spazi di democrazia ridotti pesantemente
nei luoghi di lavoro
§
creare le condizioni per un rinnovato protagonismo dei
lavoratori nelle scelte che riguardano le loro prospettive di
vita
§
rafforzare un modello sindacale che con la
partecipazione attiva e l'indipendenza ha gettato le basi
della sua esistenza.
In
un contesto di rinnovato, pesante attacco al salario, alle
tutele, alle condizioni e alle prospettive di vita, ai
diritti, in specie contro i dipendenti pubblici nell'intento
di far pagare solo ai lavoratori e alle loro famiglie i costi
della crisi, è possibile riprendere in mano le sorti del
proprio destino. La via d’uscita non è certo rappresentata
dal rilancio della concertazione invocato da Cgil, Cisl e Uil,
perché sono stati proprio i lunghi anni della concertazione
che hanno prodotto l'impoverimento progressivo dei lavoratori,
il declino industriale della Difesa, esuberi e mobilità
dall’attuazione degli accordi di ristrutturazione. La
concertazione oltre che mancare tutti gli obbiettivi con i
quali si è voluto giustificarla è stata la vera ragione
della crisi attuale.
Ha
deformato e svilito il ruolo del sindacato privandolo della
reciproca autonomia e spingendolo in un innaturale abbraccio
consociativo. Ha spinto il sindacato ad abbandonare il proprio
riferimento naturale rappresentato dai lavoratori con i loro
problemi e i loro bisogni, e ha ricercato la propria ragion
d'essere nella difesa miope dei propri interessi politici ed
economici d'apparato burocratico.
È
necessario un cambiamento urgente e radicale dei riferimenti
sociali. Vogliamo condividere la lettura che diamo della
situazione, definire gli obbiettivi e le iniziative idonee a
conseguirli, realizzare il nostro progetto sindacale che si
prefigge, in un ministero dove l’autorità politica,
amministrativa e i vertici dell’Agenzia Industrie Difesa
negano il diritto all’esistenza del personale civile, di
realizzare:
§
una distribuzione equa del reddito a partire dal
C.C.N.I. e dal F.U.A.
§
una riqualificazione del personale che passi attraverso
uno sviluppo di carriera automatico
§
il ripristino di una politica economica ed industriale
che riscopra il ruolo dell'intervento pubblico
§
il rilancio dell’Amministrazione come fattore di
sviluppo che, interrompendo lo scellerato procedere dell’esternalizzazione
e privatizzazione dei servizi, fattore di divisione e
frantumazione sociale, ripristini il ruolo di erogatore delle
prestazioni
§
una riconversione al civile delle strutture cedute o in
via di trasferimento al privato.
È
necessaria una profonda convinzione e la conseguente
determinazione nel sostenere all’interno delle RSU le nostre
istanze. Riteniamo sia l’unico modo di farlo, non
immaginiamo nessun’altra possibilità se non quella di un
fronte unitario con un comune intento, senza caricare il
progetto di altri significati e diversi che non siano la pura
e semplice scelta di dignità, diritti e salario.
ti
invitiamo a votare RdB-P.I.
ti
invitiamo a passare dalla tua parte.
RdB-P.I.
Coordinamento Nazionale Difesa |