In
data odierna, la Direzione Generale del Personale Civile ha
convocato le OO.SS. autonome per definire alcuni aspetti
legati all’avvio dei processi di riqualificazione del
personale civile e tra questi, in primo luogo, il loro
finanziamento.
Questi,
in estrema sintesi, gli intendimenti dell’Amministrazione:
-
il fabbisogno di personale civile per il triennio
2005-2007, teoricamente fissato sulla base delle
consistenze organiche di cui al D.P.C.M. 8.9.2004, è pari a
16.320 unità (ma il D.P.C.M. dovrà essere modificato…);
-
il ripianamento, sempre solo teorico, del predetto
fabbisogno dovrebbe essere percentualmente ripartito in modo
diverso per le singole posizioni economiche, ma in un quadro
complessivo che fissa comunque al 70% la percentuale di
accesso dall’interno e al 30% quella dall’esterno (ma non
erano stati ravvisati caratteri di incostituzionalità da
parte della Corte Costituzionale?);
-
il finanziamento dei quasi 11.500 passaggi interni alle
aree verrà posto a carico del FUA, dunque sarà pagato con i
nostri soldi e ciascun lavoratore civile vi contribuirà con
una riduzione consistente del proprio FUS (dunque, la teorica
riqualificazione di 11.500 dipendenti civili verrebbe pagata
anche dagli altri 25.000 colleghi, che invece resterebbero
fermi al palo!);
-
sostanzialmente confermato l’impianto relativo alle
modalità di selezione e valutazione di cui all’art.4,
titolo 3°, del CCNI Difesa 6 luglio 2000: le modifiche
riguardano solo i titoli di studio, che peseranno di più
rispetto alle anzianità, e le penalizzazioni per sanzioni
disciplinari. Assisteremo dunque, ancora una volta, alla
rincorsa per le attestazioni delle mansioni superiori, come è
già successo per i corsi-concorsi…;
-
non è prevista, allo stato, alcuna riqualificazione tra le
aree, che deve essere finanziata come noto con risorse
extra-FUA, risorse che il Ministro Martino ci aveva promesso e
che non sono mai arrivate (dunque, per fare un esempio, nessun
percorso di riqualificazione è previsto per i lavoratori
inquadrati nella posizione A1).
Queste
in estrema sintesi, le
proposte venute dall’Amministrazione, che eludono nella
sostanza tutte le questioni che avevamo posto nella riunione
del 15 dicembre 2004 (si vedano, a tal riguardo, le
relative informative) e precisamente:
-
avevamo chiesto che le riqualificazioni fossero finanziate
con risorse extra-FUA (per la verità, lo avevano chiesto
anche CGIL-CISL-UIL…) e ci erano stati promessi dal Ministro
25 milioni di euro … e invece, i
passaggi interni si dovranno pagare con i soldi del nostro FUA
che sarà così decurtato in via permanente e definitiva,
mentre per i passaggi tra area ed area non c’è nulla e
quindi non si faranno perché
non ci sono soldi!
-
avevamo chiesto di sapere quanti posti rispetto al
fabbisogno teorico di 16.320 posti fossero “riservati” al
personale militare (il Capo di SME ha riferito che, solo per
l’Esercito, ci sono 3900 esuberi di
militari)… non ci è stata data alcuna risposta e dunque prevediamo che molti di
quei posti teorici saranno occupati dai militari!
-
avevamo
segnalato il rischio, estremamente realistico, di ricorsi al
TAR rispetto alle modalità di selezione e valutazione che presentano profili non in linea con le ripetute
sentenze della Corte Costituzionale e la possibilità che i
TAR blocchino le riqualificazioni, come è successo in
tantissime Amministrazioni e, da ultimo, al Ministro
Giustizia… problema
vero e rischio probabile, anche a parere
dell’Amministrazione, ma si va avanti lo stesso!
In aggiunta, abbiamo rappresentato un problema nuovo
ed enorme: in base alle disposizioni contenute nella Legge
Finanziaria, entro il 30 aprile p.v. dovranno
essere rideterminate le dotazioni organiche della Difesa con
un taglio del 5% (dunque il D.P.C.M. 8.9.2004 è già
superato, bisognerà tagliare ancora, e ovviamente si taglierà
ancora sulle posizioni economiche A1 e B1), pena
la automatica rideterminazione alle presenze effettive al
31.12.2004 (l’organico della Difesa verrebbe tagliato,
in tal caso, di altre 6000 posizioni!).
Ce la farà l’A.D., in poco più di 2 mesi, dopo
aver già fatto colpevolmente trascorrere invano più di un
mese e mezzo, a rideterminare le proprie dotazioni organiche
di personale civile, quando per la stessa operazione, poi
recepita nel D.P.C.M. 8.9.2004, ci sono voluti oltre 4 anni?
Se detta rideterminazione non dovesse essere
realizzata, addio riqualificazioni… ed allora non sarebbe
stato meglio prima attendere di conoscere se l’operazione
andrà in porto?
Queste
le nostre considerazioni rispetto alle quali l’A.D., pur
ammettendo che il problema c’è ed è enorme, ha fatto
orecchie da mercante…
Ed allora rispetto a tutte le domande inevase, ai
rischi e a tutti i problemi che permangono, non ce la siamo sentita di sottoscrivere gli accordi che
l’Amministrazione ci ha proposto (modifiche alla tabella
di cui all’art.4 del CCNI e finanziamento delle
riqualificazioni interne con risorse FUA). Rispetto alle
scelte che sono state fatte e ai rischi che tutto salti,
abbiamo preferito assumere una posizione di chiarezza e di
trasparenza nei confronti dei lavoratori e della stessa
Amministrazione Difesa .
VOGLIAMO DA SEMPRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI
LAVORATORI CIVILI, L’ABBIAMO CHIESTA PER PRIMI E ABBIAMO
CONTINUATO A CHIEDERLA IN TUTTI QUESTI ANNI, MA VOGLIAMO UNA RIQUALIFICAZIONE
SERIA, SENZA RISCHI, FINANZIATA
DALL’AMMINISTRAZIONE (PER COME MARTINO E CICU SI ERANO
RIPETUTAMENTE IMPEGNATI), E SOPRATTUTTO CHE NON VEDA FIGLI
(CI
POTREBBE ESSERE ANCHE CHI IN POCHI ANNI FA SALTI DI PIÙ
LIVELLI) E
FIGLIASTRI (LA GRANDE MAGGIORANZA DEI LAVORATORI NON
BENEFICERÀ DI ALCUNA RIQUALIFICAZIONE E DUNQUE DI ALCUN
PASSAGGIO DI LIVELLO).
Vedremo
gli sviluppi della vicenda, soprattutto per quanto attiene le
rideterminazione delle dotazioni organiche , ma se le cose che
abbiamo detto dovessero trovare conferma nei fatti, nessuno di
chi ha oggi sottoscritto questa operazione (Amministrazione e
CGIL-CISL-UIL) potrà dire domani che non pensava esistessero
dei problemi.
Roma,
16 febbraio 2005
Coordinamenti Nazionali Difesa FLP ed RDB-PI
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