Questa
mattina i lavoratori dell’Arsenale Marittimo di Messina,
riunitisi in assemblea e dopo un’attenta analisi della
situazione, hanno deciso di occupare i locali della sala mensa
per dimostrare la loro contrarietà nel confluire negli
organici dell’Agenzia Industrie Difesa.
Seppur
contro la volontà di RSU e OO.SS. territoriali,
l’Amministrazione Difesa ha avviato unilateralmente un
percorso di destrutturazione dell’ente sulla base di piani
industriali fatiscenti e aleatori, non tenendo conto della
crisi occupazionale che da anni affligge il territorio
messinese e la Sicilia, perseguendo
in questo processo regressivo di privatizzazione della
funzione pubblica.
Lasciando
a voi la riflessione sulle responsabilità di quei sindacati
che hanno colpevolmente taciuto, insieme a quella parte
politica che ha concretizzato ciò che era cominciato nel 1999
con la legge di riforma (ennesima) della Pubblica
Amministrazione, esprimiamo non solo tutta la nostra
solidarietà ai lavoratori di Messina, ma ci impegniamo, così
come abbiamo fatto in passato, a renderli partecipi e a
sostenerli in questa vertenza che ci vede da anni unica forza
di contrasto, di garanzia dei diritti e dello stato
occupazionale dei dipendenti della Difesa.
Coordinamento Nazionale Rdb-P.I. Difesa
Roma, 5
aprile 2005
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