“Scuole
chiuse questa mattina a Spoleto ed accertamenti ancora in
corso da parte dei Vigili del fuoco, dopo l'esplosione
avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri all'interno del
perimetro di sicurezza dello stabilimento munizionamento
terrestre dell'esercito di Baiano di Spoleto che ha provocato
ingenti danni, ma fortunatamente solo contusi, gente che si e'
ferita con schegge di vetro o persone colpite da shock. Subito
dopo lo scoppio molti cittadini hanno creduto ad un terremoto
e sono scesi in strada. L'esplosione avvenuta (secondo i
tecnici sarebbero state due, una di conseguenza all'altra a
distanza di qualche minuto, attorno alle 18,35) all'interno di
un magazzino dove
era sistemato materiale da rigenerare, ha fatto scattare un
piano di emergenza e controllo nel raggio di qualche
chilometro dal punto di deflagrazione, seguito dalla
Prefettura di Perugia.
E'
ripresa regolarmente alle 23,48 la circolazione sulla linea
ferroviaria Terni-Spoleto-Foligno, che per controlli era stata
chiusa subito dopo il fortissimo scoppio avvertito a
chilometri di distanza, sino ad Assisi e Ponte S. Giovanni di
Perugia. Sulla massicciata infatti potevano trovarsi detriti.
Per circa 2 Km. i convogli hanno obbligo di rallentare come
disposto da RFI. Si sono avuti invece danni ingenti a vetrate
di alcune chiese, come a Bevagna per il fortissimo spostamento
d'aria; controlli sono ancora in corso su altre chiese e
abitazioni, da parte dei Vigili del Fuoco. Danni anche a molte
auto parcheggiate lungo le starde di San Martino di Trignano,
il punto piu' vicino allo stabilimento di Baiano.
Nonostante
agenti e forze di sicurezza sorveglino le strade principali e
i nuclei abitati, si raccomanda - sottolinea una nota comunale
- la massima prudenza per l'eventuale presenza di detriti di
vetri o coperture di tetti, tegole ed altro
"sparati" in lontananza dello spostamento d'aria
avvenuto in conseguenza dell'esplosione. Non si sono invece
avute evacuazioni di popolazione della zona ne' dispersioni di
nubi tossiche. La Procura della repubblica di Spoleto ha
avviato una inchiesta per risalire alla cause dello scoppio,
coadiuvata nella ricostruzione da personale militare e dei
carabinieri.
I
vertici del Comune di Spoleto sono in riunione con alcuni
rappresentanti della regione Umbria per definire la richiesta
dello stato di emergenza. L'incontro, coordinato dal vice
sindaco Daniele Benedetti, vede la presenza dei consiglieri
regionali Cintioli, Riommi e Tippolotti. La Presidente
Lorenzetti è tenuta costantemenet informata sulla evoluzione
dell'intera vicenda.
Anche
la Rsu e i sindacati sono in riunione. Nel primo pomeriggio
incontreranno la direzione dell'ente per fare il punto della
situazione.
E'
fissato alle ore 18.00 il consiglio comunale che si allargherà
anche ai parlamentari della zona e all'intervento dei
rappresentanti sindacali del comprensorio. Molta è la
preoccupazione fra i lavoratori sul futuro dello
stabilimento.”
Questa
è la cronaca di una giornata che poteva registrare
un’epilogo di ben più gravi proporzioni se l’esplosione
fosse avvenuta durante un “normale”
turno lavorativo.
La
nostra organizzazione ha messo in evidenza in un recentissimo
passato i rischi derivanti dal mancato aggiornamento delle
attrezzature e delle norme di lavorazione dei reparti
interessati, affinchè fosse ridotto sia il quantitativo di
manufatti in stoccaggio che il contatto diretto con il
materiale esplosivo innescante. In considerazione del fatto
che mai si è verificato un solo episodio di codeste
proporzioni e gravità, consideriamo gravissima l’attuale
situazione alla luce del recente affidamento alla controllata
Agenzia Industrie Difesa (società di diritto pubblico) delle
sorti dello stabilimento.
RdB-P.I. Coordinamento Nazionale Difesa
Roma,
11 aprile 2005
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