Nell’ambito
delle indagini sull’esplosione verificatasi domenica sera
allo Stabilimento Militare di Baiano di Spoleto, il
Procuratore della Repubblica di Spoleto, Emanuele Medoro, e il
sostituto Alberto Braghin, hanno inviato quattro avvisi di
garanzia ipotizzando i reati di disastro colposo e lesioni
colpose plurime al direttore
dell'ente, all’ufficiale e al personale legato alle attività
di stoccaggio, sicurezza e lavorazione del materiale bellico
lavorato nello stabilimento. L’opera di bonifica del
territorio continuerà ancora per molti giorni poiché ordigni
inesplosi sono stati ritrovati in un raggio di 700 metri
all’esterno del perimetro dell'area
militare.
La
dirigenza dell’Agenzia Industrie Difesa, dello Stabilimento
di Munizionamento e del Ministero della Difesa hanno disertato
gli incontri pubblici convocati in Comune per far chiarezza
sulle cause delle due potenti deflagrazioni avvenute
all'interno della struttura e che hanno prodotto ingenti danni
alle abitazioni e alle costruzioni scolastiche della zona.
In
una situazione di forte emergenza e in considerazione della
gravità di un evento che ha sfiorato la tragedia, la
motivazione addotta del “segreto militare” da parte
dell’autorità a giustificazione dell’assenza ci sembra al
tempo stesso imbarazzante e preoccupante per i lavoratori, i
cittadini e i loro rappresentanti.
Questa
Organizzazione Sindacale non ha per questo motivo di
risentimento: sono anni che denunciamo simili atteggiamenti
d’indifferenza e d’incuria verso i dipendenti, nonché di
sprezzo nei nostri confronti.
Un
atto gravissimo che dimostra le vere intenzioni di questa
fantomatica Agenzia sulle problematiche del lavoro. In
passato, abbiamo più volte denunciato questo fatto che è un
vero e proprio paradosso dal momento che lo Stabilimento di
Baiano è chiamato ad un recupero d’efficienza e funzionalità
mentre, allo stesso tempo, s’indebolisce dal punto di vista
professionale.
Infatti,
constatiamo solo l'esodo dei quadri dirigenziali ed intermedi
senza le opportune sostituzioni, aggravando una situazione già
deficitaria e dimostrando un palese disinteresse.
I
cambiamenti proposti, eludendo in qualche caso anche le tutele
previste dal Contratto Nazionale vigente, con lo scopo di
migliorare la gestione delle risorse umane e l'eliminazione
dell’eccessiva burocratizzazione dell'Ente, hanno avuto
quale unico risultato un aumento della disorganizzazione e un
risparmio di spesa dal taglio del personale dipendente.
Le
soluzioni prospettate hanno peggiorato la qualità della vita
dei lavoratori, senza nulla apportare alla produttività e
alla funzionalità dello stabilimento. A fronte di una
disponibilità partecipativa dei lavoratori, siamo ancora
nell’attesa che siano rispettati gli impegni sul
ripianamento delle vacanze organiche e sulla riqualificazione
del personale.
L’A.I.D.
è latitante di fronte a problematiche serie, non tenendo
minimamente conto della storia e della tipicità organizzativa
e produttiva dello SMMT di Baiano, concentrando invece la
propria attenzione su tutta una serie d’iniziative puramente
di facciata, in chiaro contrasto con le conquiste sindacali,
senza apportare alcun beneficio concreto.
La
solidarietà e l’impegno da noi profuso in passato, trova
oggi maggior conferma e disponibilità per la tutela non più
solo dell’occupazione e della dignità di 260 lavoratori, ma
anche della vita.
Non
possiamo dimenticare di ringraziare tutte le istituzioni che
in questi giorni lavorano per il benessere e la salute della
popolazione.
Un
nostro pensiero ai cittadini, in particolare ai bambini, che
non dovrebbero mai essere i destinatari di tanta superficialità
e leggerezza dimostrata nell’eludere i controlli da adottare
al fine di valutare, prevenire e proteggerli da possibili
rischi.
Roma,
13 aprile 2005
RdB-P.I.
Coordinamento Nazionale Difesa
|