Con la seguente nota la scrivente
organizzazione sindacale intende confermare ed integrare
quanto espresso nella riunione del 14/11/2005, presieduta dal
Direttore Generale di Persociv dr. Carlo Lucidi, e inerente le
problematiche relative al trasferimento di Persomil e Levadife
.
Chiediamo che le organizzazioni sindacali
vengano immediatamente informate in merito ai decreti di
struttura inerenti la nuova organizzazione delle dd.gg.
stesse e delle risultanze scaturite in ambito Gruppo di Lavoro
presieduto dal Gen. D. Ambrogio Conte, attivando
successivamente le procedure previste dal CCNI in materia di
relazioni sindacali.
Riteniamo altresì indispensabile, come
richiesto da tempo, che ai RLS vengano fornite le
certificazioni relative all'agibilità della struttura, alla
messa a norma degli impianti e delle tecnologie in uso,
rilasciate dagli organismi preposti in relazione alla
classificazione delle strutture del C.D.P.M.,
classificazione in merito alla quale chiediamo specifici
chiarimenti.
Diffidiamo
l'Amministrazione a procedere con il trasferimento del
personale senza prime aver dato risposte concrete e attivato
quanto richiesto.
Preso atto della comunicazione del direttore di
Persociv circa gli esiti delle indagini e degli impegni presi
dall'Amministrazione per reperire personale interessato al
trasferimento presso il C.D.P.M., chiediamo che detto
personale, circa 60 unità, vada a sostituire
quei dipendenti di Persomil che presentano seri motivi
ostativi al trasferimento non ascrivibili alle
categorie previste dalla legge 104/92, in base a criteri di
priorità da stabilire nel previsto tavolo tecnico.
Il personale titolare di legge 104/92 deve
trovare accoglimento alle proprie istanze nei termini
previsti dalla norma.
Rifiutiamo
pertanto, i criteri di priorità delle situazioni di gravità
come proposti dall'amministrazione.
Per quanto riguarda le ipotesi e le
comunicazioni relative al piano trasporti, ogni
giudizio sullo stesso, è subordinato ad una
pianificazione che tenga conto dell'orario di lavoro del
personale civile da verificare nell'apposito tavolo
tecnico.
In merito alla proposta avanzata da alcune
sigle sindacali, relativamente all'istituzione di un'indennità
tesa a compensare i disagi derivanti dal trasferimento e
finanziata con i soldi del FUA , esprimiamo il nostro più
netto dissenso riguardo un meschino tentativo di
monetizzare il disagio e distogliere l'attenzione
dei lavoratori dalle vere problematiche del trasferimento.
La RdB P.I. Difesa in attesa degli sviluppi
relativamente alle istanze rappresentate, proclama lo stato
di agitazione del personale delle dd.gg. interessate,
preludio a più incisive e concrete
forme di lotta. |