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       Ancora una volta la realtà supera ogni fantasia.
        Non abbiamo più dubbi il Dipartimento per le Politiche Fiscali è stato
        a scuola e va a scuola da Spielberg. Come interpretare del resto l’ennesima circolare,
        peraltro priva della prevista, dovuta informativa alle OO.SS., ( cosa
        gravissima ) che stabilisce che relativamente al FUA 2003 – prima
        tranche – si provvederà al pagamento solo nella misura del 50%
        previsto. E perchè? Perché la disponibilità di cassa non c’è…,
        ci dicono, ma noi  ci
        chiediamo perché solo per il personale del DPF vi siano restrizioni e
        tagli, mentre  per i Giudici
        sono già in pagamento le spettanze dovute. Ci chiediamo con che coraggio e  a fronte di un tentativo di conciliazione in atto promosso
        dalle scriventi, che investe non solo l’aspetto economico ma anche
        altre questioni vitali e di primaria importanza, si arrivi ad una nuova
        provocazione… Qual è l’obiettivo dei vertici del Dipartimento,
        quale filo nasconde il loro agire? Qual è l’obiettivo che muove loro e chi come il
        Ministro Tremonti sta sopra di loro, ammesso che abbiano una strategia o
        invece campino alla giornata, impegnati solo a promuovere una ricca
        legislazione condonistica che premia i furbi e penalizza gli onesti. Ci chiediamo dove vogliono 
        arrivare… Noi arriveremo alle aule dei Tribunali perché
        hanno sottoscritto un accordo nel settembre del 2003 mai rispettato,
        perché continuamente considerano questo personale, che sempre si è
        dimostrato affidabile, efficiente e valido, inutile e peggio ancora non
        degno di essere messo al corrente di una pur minima strategia. Questo è grave, e questo i lavoratori lo devono
        sapere, devono sapere chi è responsabile della mancata formazione, del
        mancato pagamento del salario accessorio, della mancata, eppur dovuta
        crescita professionale,  devono
        sapere che chi ci amministra non è in grado di rispettare gli accordi
        che sottoscrive al tavolo nazionale. Devono sapere che la nostra disponibilità a
        trattare, a trovare tutte le soluzioni giuste e possibili, c’è sempre
        stata, ma oggi si ferma qui perché ci sentiamo ingannati e perché la
        buona volontà esiste solo da una parte! Vi terremo informati dell’esito, scontato, della
        conciliazione e andremo avanti fino alla proclamazione dello sciopero
        nazionale delle Commissioni Tributarie e del D.P.F.         
        Roma, 14 aprile 2004   FP
        CGIL      
        CISL FPS            
        UIL PA                   
        FLP                   
        RDB    
          Serio            Silveri           
        Cefalo-Zanetti       
         Patricelli           Adornato  | 
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