Il
Dipartimento per le Politiche Fiscali, che notoriamente si è
distinto per il suo immobilismo in materia di diritti dei
lavoratori, è rimasto prigioniero
dell’unica azione compiuta in questi anni: un quesito alla
funzione pubblica sulla mansioni del personale delle
Commissioni Tributarie.
Ovviamente
la risposta pervenuta, da noi già conosciuta perché
esplicitata dalla norma (dlgs 165/01, art.52) è stata usata
dal DPF per scaricarsi da ogni responsabilità, e i lavoratori che da anni svolgevano mansioni superiori, invece di
vedersele riconosciute con un nuovo ordinamento professionale,
si vedranno rimossi dalle proprie funzioni.
Ma si è
superato ogni limite alla follia quando si è cercata la
complicità delle Organizzazioni Sindacali cui si è chiesto
di firmare un accordo per il conferimento delle mansioni che
azzerava di fatto la professionalità che in questi anni i
lavoratori delle commissioni avevano garantito nello
svolgimento del proprio lavoro.
Le RdB hanno ribadito che né ora né mai saranno disponibili a
negoziare con l’amministrazione un diritto che i lavoratori
dovrebbero vedersi riconosciuto ed anzi ci pare
incredibile che si possa procedere ad una qualsiasi azione di
riorganizzazione del lavoro all’interno delle singole
commissioni proprio
mentre la Commissione sull’ordinamento professionale istituita dal CCNL, sa completando i propri lavori. Sarà un
caso anche questo?
Da tale
trattativa è scaturito un documento unitario delle
organizzazioni sindacali che riportiamo di seguito.
CGIL
FP CISL FPS
UIL PA Salfi
RdB/CUB FLP
Segreterie
Nazionali Amministrazione Finanziari
AI
LAVORATORI DEL DPF e Comm.ni Trib.rie
In
data odierna è stata sottoposta alle OO.SS. una bozza di
accordo sui criteri per la attribuzione delle mansioni
superiori limitata al Personale delle Commissioni Tributarie.
Tutte
le OO.SS. hanno lamentato le carenze contenute nel documento e
la mancanza di un requisito irrinunciabile per una qualsiasi
intesa su tale argomento.
In
particolare le OO.SS. hanno chiesto la sospensione della
Circolare emanata in materia dal DPF, hanno evidenziato la
sostanziale incongruenza delle mansioni contenute nelle
professionalità descritte nella riforma del contenzioso del
1996 che si rifà al vecchio modello delle soppresse carriere
rispetto alle vigenti aree professionali contenute nel CCNL,
soprattutto alla luce dei lavori in corso di ultimazione della
Commissione appositamente istituita.
Inoltre
hanno lamentato la notevole distanza esistente tra le piante
organiche determinate dall’ex Ministro Tremonti ed i reali
fabbisogni degli Uffici, in particolare per le Commissioni
Tributarie, soprattutto relativamente alla assistenza ai
Collegi Giudicanti, ma non solo.
Considerata
la rigidità espressa dal DPF appellandosi alla impossibilità
di accogliere le richieste sindacali non si sono create le
condizioni di un accordo.
Il
DPF si è impegnato a riconvocare le OO.SS. nel momento in cui
la Commissione sull’ordinamento istituita dal CCNL renda
note le risultanze sul nuovo ordinamento da adottare.
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