Nelle
numerose trattative che si sono succedute dall’estate in poi
il DPF, pur a conoscenza della situazione in cui
versano le Commissioni Tributarie in cui da innumerevoli anni
gran parte del personale viene adibito a mansioni superiori
alla propria qualifica, ha continuato nel perverso gioco di
smontare una collaudata organizzazione
del lavoro, dimostrando
solo di non saper prendere decisioni e costringendo i
direttori a trasformarsi in “tagliatori di teste”
per svolgere il lavoro sporco commissionato dal dipartimento.
Nell’ultimo
mese a Torino, Napoli, Genova, Roma ed in molte altre
Commissioni Tributarie i famosi “5 livelli” di cui
all’art.35, comma 3, del D.LVO 345/92, non più esistenti
secondo il CCNL comparto Ministeri, sono stati ritenuti non più
idonei ad assistere i collegi giudicanti nelle udienze ed
invece del riconoscimento giuridico-economico delle mansioni
svolte, si sono visti declassati con un “grazie
tante”.
Mai
avremmo creduto che lavoratori, sfruttati anche da vent’anni
da un’Amministrazione che non li retribuiva per le mansioni
che realmente svolgevano, da un giorno all’altro, grazie
all’ormai famoso quesito posto dal DPF alla Funzione
Pubblica, si sarebbero dovuti far da parte.
Dov’è
la professionalità di cui
tutti ci parlano?
Dove
sono finiti i diritti dei lavoratori? E la loro dignità?
Sappiamo
che il Dipartimento per le Politiche Fiscali continuerà a
fingere di non accorgersi di cosa succede negli uffici che
amministra, sappiamo che continuerà nell’assoluta mancanza
di proposte a non risolvere alcun problema, conosciamo
un’unica alternativa:
LA
MOBILITAZIONE E LA LOTTA DEI LAVORATORI
Ed è
per questo che ancora una volta ci troviamo a dover invitare
le R.S.U. e tutto il personale ad organizzare assemblee e
momenti di lotta negli uffici per difendere i propri diritti e
la propria dignità di lavoratori.
Alleghiamo
uno schema di mozione da approvare in assemblea e inviare al
D.P.F. (i numeri di fax del DPF sono: 0650267392 –
0650267393). Il nostro, a cui inviare per conoscenza: 06
233200763.
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qui per scaricare il facsimile della mozione
Roma, 14
ottobre 04
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