Accordo
FUA 2003.
Il budget d’Ufficio attribuisce ai Direttori delle
Commissioni Tributarie una somma pari a 9 euro al giorno.
La
riserva della quota fissa di 9 euro, proveniente da accordi
precedenti, sembrava trovare la sua giustificazione
dall’essere salvaguardia di una libera e paritaria
contrattazione, escludendo il Direttore dall’essere parte in
causa.
In
alcuni casi, per quanto riguarda il 2003, dalla distribuzione dei fondi restanti, i dipendenti si vedrebbero
attribuire somma superiore a quella del Direttore.
La
Direzione, in quei casi, cerca di “riequilibrare” la
distribuzione di fondi a proprio vantaggio.
Insomma,
si crea l’aberrante situazione in cui il Direttore
dell’ufficio, in contrattazione, diviene portatore di un
interesse legittimo ma personale.
Questo,
soprattutto in realtà lavorative numericamente esigue, come
in molti casi delle Commissioni Tributarie, crea tavoli di
contrattazione assolutamente sbilanciati al punto tale da
rendere impossibile
de facto una libera contrattazione.
Probabilmente
una “svista” per tutti. Ma come si fa a non pensare male
dopo che già con la circolare sulle mansioni superiori, il
Dipartimento Politiche Fiscali ha scaricato sui Direttori
delle Commissioni l’onere dello “scontro” con i
dipendenti…
Si
rende necessaria un’immediata rettifica dell’accordo, in
cui venga specificato che la somma destinata ai Direttori non
possa essere cumulata con altri importi.
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