Roma, 5 dicembre 2005
Ci aspettavamo che
venissero affrontati i molteplici problemi dei lavoratori del DPF e delle
Commissioni Tributarie; che venissero presentate proposte concrete e
definite sul contratto integrativo per risolvere in un contesto globale e
organico le procedure di passaggio tra le aree, lo scorrimento delle
posizioni super e il nuovo ordinamento professionale.
Tutto questo non c’è
stato e
siamo stufi di dover comunicare l’ennesima pessima prova di un DPF
sempre più colpevolmente confuso e vittima di sé stesso, che continua
con la gestione parcellizzata delle singole problematiche che non potrà
mai dare luogo a soluzioni accettabili.
Ed è cosi che si spiega
l’ipotesi di accordo del 2 dicembre u.s. riguardante lo scorrimento
delle posizioni super con la quale qualcuno si è illuso di risolvere gli
effetti nefasti di procedure sbagliate in partenza che hanno prodotto
soltanto divisioni e contrapposizioni d’interessi tra i lavoratori.
Scarica qui il testo dell'accordo
Ricordiamoci, anzi
ricordiamolo a chi lo ha firmato, che trattasi di una mera ipotesi
di accordo sottoscritta al buio i cui presupposti devono ancora avverarsi
(firma del biennio economico e relativa sanatoria dei riqualificati) e la
cui portata, in termini di posti resisi disponibili, è completamente
sconosciuta anche se ci si riferisce genericamente a quelli disponibili a
fine 2003 che dovrebbero essere, ad oggi, a conoscenza
dell’Amministrazione.
Si continua a non
risolvere alcun problema, non si discute un contratto integrativo
che contempli:
-
vere
progressioni economiche per il personale,
-
un
ordinamento professionale rispondente alle professionalità esistenti
all’interno del Dipartimento
-
la
stabilizzazione del salario accessorio,
-
la formazione
del personale
Le procedure di
passaggio entro e tra le aree continuano ed essere bloccate, e nonostante
un accordo, firmato ben 18 mesi fa, di cui si è fatto garante un
sottosegretario di stato, non esiste alcuna previsione, per quanto
fantasiosa, di posti disponibili.
Invece di firmare
accordi al buio è ora di tentare di rivedere la luce.
E’ necessario reperire
i posti per i suddetti passaggi, come previsto dall’accordo citato,
attraverso un necessario ed inderogabile incontro con i vertici delle
Agenzie Fiscali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
E’ ora che il DPF
abbandoni quell’ordinaria inefficienza nella gestione del personale
che lo ha contraddistinto in questi anni e che ai lavoratori venga
riconosciuto il diritto alla carriera.
Per noi, come
sempre, vale una sola regola:
SALARIO,DIRITTI E
DIGNITA’ |