LA RdB CHIEDE FORMALMENTE IL
PAGAMENTO DELL’INDENNITA’
DI VACANZA CONTRATTUALE DA APRILE 2000
Le
dichiarazioni del ministro Bassanini a Brasilia sul pagamento degli “aumenti”
agli statali per il biennio economico 2000-2001 suonano alle orecchie dei
lavoratori come l’ennesima presa in giro perché :
·
non
si può parlare di aumenti stipendiali ma di meri incrementi (1,2 % per il 2000)
che non coprono neanche la perdita del potere di acquisto dei salari a fronte
di una inflazione reale del 2,5 %;
·
a
fronte della forte crescita della ricchezza prodotta nel paese in questi anni e
degli ingenti risparmi sul personale pubblico il governo non prevede altro che
un adeguamento salariale all’inflazione programmata (male);
·
la
decorrenza di questi incrementi è fissata per il 2000 al 1° luglio, perdendo
così i primi sei mesi dell’anno;
·
gli
ultimi aumenti contrattuali “veri” risalgono al 1990 e a tutt’oggi la perdita
secca del potere di acquisto degli stipendi è del 30%;
·
il
contratto statali per la parte economica è scaduto il 31 dicembre 1999 e a
tutt’oggi non sono neanche iniziate le trattative per il rinnovo;
·
viene
ignorata la norma, inserita peraltro nel contratto nazionale, del pagamento
dell’indennità di vacanza contrattuale decorsi tre mesi dalla scadenza.
La RdB Pubblico Impiego –
comparto Ministeri ha inoltrato questa mattina la richiesta formale al
Presidente del Consiglio, al ministro della Funzione Pubblica e al Presidente
dell’Aran di pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale e di immediata
apertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto del comparto
Ministeri.
Mentre il governo concede o si impegna per aumenti
salariali forti per categorie “privilegiate” del pubblico impiego (medici,
professori e comparto sicurezza) continua a discriminare tutti gli altri
dipendenti.
La RdB P.I. proclama lo
stato di agitazione nel comparto ministeri e in tutto il pubblico impiego
annunciando sin da ora iniziative di lotta per aumenti salariali veri.
Giuliano Greggi