Rinnovi
contrattuali del Pubblico Impiego
Governo
e Cgil-Cisl-Uil contrattano
La
RdB protesta
Questa mattina una delegazione di lavoratori delle Rappresentanze Sindacali di Base del Pubblico Impiego ha dato vita ad una prima iniziativa di protesta contro il comportamento antidemocratico del governo Amato che tiene rapporti privilegiati con Cgil, Cisl e Uil, senza tenere conto dei risultati elettorali delle RSU che hanno stabilito per legge la rappresentatività delle organizzazioni sindacali nel Pubblico Impiego tra cui è compresa la RdB, e contro le ipotesi d'accordo che annunciavano la conferma del 1,2% di incremento economico per l'anno 2000 con decorrenza da gennaio (mese di decorrenza naturale dei contratti) anziché dall'inventato mese di luglio e un incremento dell'1,7% nell'anno 2001.
La RdB non condivide assolutamente l'accordo che è stato raggiunto perché non consente neanche l'incremento dell'1,2% delle retribuzioni da gennaio 2000 a fronte di un'inflazione del 2,6%; non prevede l'incremento in paga base per tutti i lavoratori, non prende in considerazione le esigenze specifiche di tutti i settori ma solo quelle di professori e forze armate, non prevede infine un adeguamento delle retribuzioni collegato allo sviluppo professionale e alle conseguenze della riforma amministrativa in corso.
Anche se siamo al 30 agosto il governo non ha colto di sorpresa le RdB che con il presidio davanti a Palazzo Chigi hanno solo dimostrato che non passeranno sotto silenzio né i comportamenti antidemocratici né i tentativi di spacciare per vittorie veri e propri giochi di prestigio sulle cifre della finanziaria relative ai rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego solo a scopo di propaganda elettorale.
Nei prossimi giorni di settembre sono già programmate le riunioni delle strutture di coordinamento della RdB che decideranno tempi e modalità delle iniziative di lotta.
Roma, 30 agosto 2000
p. Il Coordinamento nazionale
Enrico La Pietra