Contratto Statali

 

UN RINNOVO PREELETTORALE
E SENZA DEMOCRAZIA

 

La stagione dei rinnovi contrattuali pubblici subisce una inaspettata quanto sospetta accelerazione dovuta, molto probabilmente, più ad una sensibilità verso la campagna elettorale già in atto che alle esigenze reali dei dipendenti.

Tanto è vero che la richiesta della RdB del pagamento della “vacanza contrattuale” – i contratti pubblici sono scaduti dal 31.12.99 – è stata sempre ignorata sia dal governo e Aran che da Cgil, Cisl, Uil e falsi autonomi.

Quindi la necessità oggi di accelerare sui contratti è legata esclusivamente ad interessi elettorali che nulla hanno a che fare con il miglioramento delle condizioni dei lavoratori pubblici.

Non è un caso che si cominci dal comparto Ministeri dove la RdB è esclusa dalla trattativa per la presunta mancanza dello 0,25 % rispetto alla soglia di rappresentatività da raggiungere e nonostante i brogli denunciati sulle doppie e triple tessere sindacali.

Mentre negli Stati Uniti, paese da sempre portato ad esempio di democrazia dai governanti nostrani, il sospetto di irregolarità nella conta dei voti ha portato alla sospensione della proclamazione del Presidente per la ulteriore verifica dei dati, in Italia la democrazia sindacale è un optional anche di fronte a evidenti e documentate irregolarità (il ministero del Tesoro ci ha comunicato che il 10% delle tessere sindacali dei ministeri centrali sono doppie o triple).

Se a questo si aggiunge la rabbia dei dipendenti pubblici per gli inconsistenti aumenti proposti, per gli ulteriori sacrifici richiesti (la riduzione del personale prevista dalla finanziaria) e per lo smantellamento della pubblica Amministrazione per effetto della riforma Bassanini, si capisce come l’intesa sul contratto venga fuori dalle “camere segrete” in cui l’Aran con Cgil, Cisl e Uil hanno concordato la truffa.

La RdB proclama lo stato di agitazione dei lavoratori pubblici e annuncia per i prossimi giorni iniziative di lotta per riportare al centro dell’attenzione veri aumenti contrattuali, una riforma della Pubblica Amministrazione aderente alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori e la democrazia sui posti di lavoro.

Roma 13 novembre 2000

p/Direzione Nazionale

Giuliano Greggi