Dopo Genova� il DPEF del Governo Berlusconi
Il
Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di Programmazione Economica e
Finanziaria � il DPEF � che costituisce l�asse portante delle scelte di
politica economica del Governo Berlusconi per il prossimo anno, scelte
economiche che si concretizzeranno nella Legge Finanziaria il cui iter di
approvazione parlamentare comincer� in autunno.
Nella
sostanza il DPEF � in perfetta continuit� con le scelte del precedente Governi (D�alema
e Amato) specialmente nella parte che riguarda la Pubblica Amministrazione dove
per� sono evidenti accelerazioni di quei processi iniziati con la politica
dell�allora Ministro Bassanini, con l�obiettivo di smantellare del tutto la
Pubblica Amministrazione.
1)
BLOCCO DEL TURN
OVER
Il
Governo ipotizza pensionamenti pari al 3% dei dipendenti in servizio, turn over
che sar� recuperato solo in parte attraverso contratti di lavoro flessibile:
part-time, interinale, telelavoro, etc.
Il
Governo ha inoltre deciso di proseguire sulla strada tracciata dal precedente
Governo riguardo alla riduzione dei posti di lavoro nella P.A., prevedendo una
riduzione pari all1% sul totale del personale.
2)
RIDUZIONE DELLA
SPESA PER BENI E SERVIZI
Verr�
esteso il ricorso al cosiddetto outsourcing. In concreto significa affidare ai
privati i servizi che fino ad oggi erano gestiti dalla P.A., anche nei singoli
Ministeri, la motivazione ufficiale rimanda alla presunta e poco indagata
inefficienza della gestione pubblica.
3)
RISORSE PER I
RINNOVI CONTRATTUALI
L�inflazione
programmata per il 2001 viene fissata al 1,7%, per il 2002 all�1,3%, si prevede
un ulteriore stanziamento dell�1% legato agli incrementi di produttivit�,
incremento che verr� distribuito attraverso la contrattazione integrativa
previa verifica del raggiungimento degli obiettivi sulla base di criteri
meritocratici individuali.
4)
FLESSIBILITA�
Il
Governo intende applicare con pi� determinazione le flessibilit� nel pubblico impiego
per competere adeguatamente con gli altri paesi europei, quindi la percentuale
di �contratti flessibili� � telelavoro, part-time etc. � dovr� avvicinarsi al
48-50 % calcolata sul totale dei contratti �normali�.
5)
ASSISTENZA
SANITARIA
Questo
Esecutivo punta molto su una forte riduzione di spesa per la sanit�;
l�assistenza sanitaria non dovr� pi� essere gestita solo dallo Stato. I privati
avranno grande spazio attraverso l�introduzione di un buono che i cittadini
potranno spendere dove vorranno e contemporaneamente sar� operata una riduzione
dei finanziamenti alle Regioni per la Sanit�. Di fatto si vuole mettere la
parola fine al diritto alla salute per tutti garantita dallo Stato e non ci
sar� nessuna garanzia sulle prestazioni grazie alla consistente riduzione dei
finanziamenti.
6)
PENSIONI
Le
scelte del Governo su questo capitolo sono pi� che chiare: liberalizzazione
dell�et� pensionabile � per realizzare il rinvio del pensionamento � estensione
a tutti i lavoratori del metodo contributivo, completa abolizione del divieto
di cumulare i trattamenti previdenziali con altri redditi da lavoro, sviluppo
della previdenza integrativa liberalizzando l�uso del TFR � equiparando fondi
aperti e chiusi � e contemporanea eliminazione delle aliquote fiscali.
Il
quadro complessivo, anche se descritto sinteticamente, � abbastanza chiaro.
Come abbiamo detto pi� volte, le scelte politico-economiche del precedente
Governo hanno costruito il binario su cui il treno del nuovo Governo deve
continuare a muoversi decidendo solo se accelerare o ritardare i processi di
pesante trasformazione decisi dai precedenti Governi, a cominciare da Prodi
fino all�ultimo Governo Amato.
C��
dunque materia e motivi per definire l�intervento delle RdB alla ripresa di
Settembre in particolare per il Pubblico Impiego che, tra l�altro, dovr�
affrontare la campagna per le elezioni delle Rsu di Novembre 2001.
Alla
luce dei gravissimi fatti di Genova e del tentativo, evidente, di
criminalizzare ogni forma di protesta e di dirottare ogni discussione dai
contenuti alle questioni di ordine pubblico, � necessaria la massima
mobilitazione di tutte le strutture RdB per rivendicare il diritto di
contrapporsi allo smantellamento dei servizi e dei diritti.
Roma, 23 / 7 /2001
P/Direzione Nazionale
Paola Palmieri