PANNI STESI A PALAZZO CHIGI

 

Questa mattina la RdB Pubblico Impiego ha dato vita ad una manifestazione di protesta sotto le finestre di Palazzo Chigi mentre era in corso la riunione del Consiglio dei Ministri.

Una protesta contro le nuove relazioni sindacali a geometria variabile adottate dal governo Berlusconi.

 

Da una settimana, infatti, il confronto sulla parte della Finanziaria relativa ai miserabili stanziamenti economici per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e ai provvedimenti relativi ai processi di privatizzazione e smantellamento della Pubblica Amministrazione è condotta ad un unico tavolo con Cgil, Cisl e Uil.

 

Giova ricordare che dopo l’introduzione della legge sulla rappresentanza nel P.I. sono state individuate le OO.SS. maggiormente rappresentative, la RdB è tra queste, e il governo ha l’obbligo istituzionale di convocarle tutte e non solo quelle che di volta in volta intende scegliersi.

 

Con l’occasione i lavoratori, a sottolineare lo stato d’indigenza al quale li hanno ridotti dieci anni di politica concertativa e di rinnovi contrattuali a perdere, hanno portato tutto quello che è loro rimasto da offrire alla Patria, le loro mutande e i loro calzini bucati.

 

La manifestazione si è conclusa con un incontro con il Segretario generale della Presidenza del Consiglio al quale, oltre a rappresentare i motivi della protesta, hanno comunicato la loro adesione allo SCIOPERO GENERALE per l’intera giornata del 9 novembre già proclamato dalla CUB, SLAI COBAS e USI nei primi giorni di ottobre contro una finanziaria rivolta a sottrarre salario, diritti e tutele sociali ai lavoratori.

Il Segretario Generale nel prendere atto si è impegnato a rappresentare al governo la protesta della RdB e a prodigarsi per un miglioramento delle relazioni sindacali.

 

 

 

Roma, 26/10/01                                                                                       p/la RdB Pubblico Impiego

                                                                                          

                                                                                                                    Domenico Provenzano