PERCHE’
RDB NON PARTECIPA ALLO SCIOPERO DI CGIL CISL UIL
Cgil Cisl Uil hanno proclamato per il prossimo 14 Dicembre uno sciopero generale nel Pubblico Impiego per:
1.
costringere il
Governo a rispettare i vincoli dell’Accordo di Luglio ’93, che significa
recuperare poche migliaia di lire per i contratti del pubblico impiego;
2.
imporre l’apertura
di un tavolo di confronto sulle privatizzazioni di pezzi consistenti della
Pubblica Amministrazione;
3.
rilanciare la
concertazione.
Si tratta quindi di uno sciopero che serve unicamente a Cgil Cisl Uil per riaffermare il proprio ruolo e non certo per dare una risposta forte e credibile ad una vera e propria aggressione del Governo ai diritti e alle tutele di tutti i lavoratori e non solo di quelli pubblici, come dimostra anche la volontà di cancellare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
La Legge Finanziaria varata dal Governo e attualmente in discussione al Parlamento è un altro strumento di gravissimo attacco ai lavoratori con previsione di taglie e privatizzazioni della pubblica Amministrazione :
· divieto di assunzione di personale a tempo indeterminato per tutto il prossimo anno
· privatizzazione, attraverso la costituzione di Società per Azioni , di Fondazioni, outsourcing, e appalti o addirittura soppressione di Enti pubblici ma che riguarderà anche le Università, e le strutture ospedaliere che si occupano della ricerca medica.
· Concessione a privati della gestione dei beni culturali del nostro paese.
Su questo
Cgil Cisl Uil non ritengono necessario opporsi ma propongono la costituzione di
un tavolo di confronto con il Governo per cogestirne gli effetti !
E’ di fatto in gioco lo smantellamento della Pubblica Amministrazione finalizzato a cancellare i residui dello stato sociale in Italia, valga per tutte la volontà del Governo di cancellare la previdenza pubblica a favore di quella privata attraverso la nascita dei Fondi pensioni affidati a banche e assicurazioni e lo scippo del TFR dei lavoratori, che saranno gestiti da Consigli di Amministrazione nei quali è prevista la massiccia presenza dei sindacati.
Anche su questo punto Cgil Cisl Uil non
intendono dare battaglia al Governo ma concordare con esso le soluzioni a loro
più favorevoli.
In questa situazione le mediazioni, le trattative e la scelta di separare i lavoratori non fanno che peggiorare ulteriormente la condizione in essere e indebolire oltre ogni misura i lavoratori.
La RdB che insieme alla Cub e allo Slai ha iniziato un percorso di opposizione con lo sciopero generale e l’imponente Manifestazione del 9 novembre, chiama ad una nuova mobilitazione contro l’attacco all’art. 18 della legge 300 che mira a smantellare quelle garanzie contro i licenziamenti facili e immotivati.
La RdB e La CUB ritengono che l’attacco complessivo del governo dei ricchi ai lavoratori, ai pensionati, sia talmente vasto da rendere necessaria la costruzione di un momento veramente ampio e generale di lotta che veda, ben oltre le iniziative categoriali che rischiano di depotenziare la forza dei lavoratori, per arrivare ad uno Sciopero Generale unitario nel mese di gennaio quando andrà in discussione la riforma della previdenza e del mercato del lavoro.
MILANO, L.GO CAIROLI
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