CAMBIANO I GOVERNI MA NON LA MUSICA!
Lo scorso 9 Gennaio il
Ministro Frattini, per la seconda volta, si è incontrato solo con Cgil Cisl Uil
per affrontare la questione “ pubblico impiego.
Questa scelta è
particolarmente grave perché messa in atto all’indomani delle elezioni Rsu
del Pubblico Impiego che hanno evidenziato l’inesistenza del monopolio
della rappresentanza sindacale di Cgil Cisl Uil ed anche perché il
Ministro perpetua nel merito e nel metodo il modello di relazioni sindacali
voluto dal precedente Governo.
Il tentativo del
Ministro Frattini di riproporre una concertazione riveduta e corretta emerge
dalle dichiarazioni del Ministro successive all’incontro e dalle richieste di
Cgil Cisl Uil .
Il Ministro
nell’invocare il ritiro dello sciopero del pubblico impiego offre la
disponibilità del governo ad una “cogestione” della finanziaria e delle
Deleghe governative proponendo un tavolo negoziale per amministrare i gravissimi
effetti dello smantellamento della
pubblica amministrazione e quindi di quel che rimane dello stato sociale sia
riguardo i cittadini che i dipendenti
dei settori da privatizzare.
Cgil Cisl Uil
ripropongono il rispetto dello
“spirito” dell’Accordo di Luglio ’93 – leggi concertazione –
che in termini concreti significa poche migliaia di lire per i rinnovi
contrattuali dei dipendenti pubblici ancora
più inaccettabile dopo l’avvento dell’euro ed i suoi effetti devastanti per
le tasche dei lavoratori.
In questo quadro lo
sciopero proclamato da Cgil Cisl Uil per il prossimo 15 febbraio si presenta
intempestivo – la legge Finanziaria è stata già approvata – con contenuti
apertamente in contrapposizione agli interessi dei lavoratori e cosa più grave
è uno sciopero teso a ripristinare il ruolo di potere
e di cogestori dei processi in atto e delle scelte politiche del Paese da
parte di Cgil Cisl Uil .
La
RdB e la Cub unitamente alle altre organizzazioni del sindacalismo di base sta
invece lavorando alla costruzione di uno sciopero generale del mondo del
lavoro non oltre la prima metà
di Febbraio che abbia tra i suoi obbiettivi salari europei per i prossimi
rinnovi contrattuali del pubblico impiego, la cancellazione della nuova riforma
delle pensioni, del Tfr e del Fisco oltre al ritiro del famigerato libro di
Maroni e al blocco di qualsiasi tentativo di modifica dell’art. 18 dello
Statuto e allo smantellamento della Scuola e della Sanità pubblica.
Roma
10.1.02
p/ RdB Federazione Pubblico Impiego
Paola Palmieri