GIOVEDI’ 21 MARZO
GIORNATA
NAZIONALE DI LOTTA
CONTRO LA
CONCERTAZIONE
Dopo
lo Sciopero Generale e la grandiosa manifestazione che
il 15 febbraio scorso ha visto sfilare in corteo oltre 150.000 lavoratori,
prosegue la mobilitazione nel Pubblico Impiego contro l’ignobile preintesa
sottoscritta lo scorso 4 Febbraio da Cgil Cisl Uil
e Governo .
In applicazione di quella preintesa il governo si appresta a emanare le direttive sul riordino dei comparti e per il rinnovo dei contratti.
Come è noto quella preintesa non solo sancisce il rispetto totale delle compatibilità economiche definite dagli Accordi di Luglio del ‘92 e ‘93 sulla politica dei redditi, ma da il via libera ad una nuova edizione della concertazione sul terreno dello smantellamento della P.A., un terreno ancora più arretrato del precedente e quindi ancora più grave e devastante per i lavoratori.
Le risorse per i rinnovi contrattuali dei dipendenti
pubblici sono e rimangono quelle definite dalla Finanziaria e cioè poche
migliaia di lire a fronte di una inarrestabile caduta del potere d’acquisto
delle retribuzioni; le fantomatiche ulteriore risorse strappate da Cgil Cisl Uil
al Governo innanzi tutto non saranno per tutti, ma secondo quanto riportato
dallo stesso intesa dovranno essere destinate esclusivamente al sistema
premiante, in secondo luogo non sono assolutamente disponibili da subito tanto
che per stessa dichiarazione del Ministro Tremonti si dovranno reperire con la
prossima legge Finanziaria !
A
conferma di ciò è arrivata la dichiarazione del Ministro per la Funzione
Pubblica riguardo all’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto
per i soli dipendenti del Comparto Ministeri e Parastato, per tutti gli altri
rinnovi se ne parlerà nel 2003!!
La cosa
ancora più grave è che la preintesa dà completa via libera allo
smantellamento della Pubblica Amministrazione
e di conseguenza a quel poco che resta di stato sociale nel nostro Paese,
processo al quale i sindacati confederali non si sono mai opposti !
Il Governo dovrà concordare con Cgil Cisl Uil,
attraverso l’istituzione di un tavolo
di confronto la soppressione di enti, la cessione ai privati, attraverso
appalti, di pezzi di funzioni dello Stato, come l’istruzione dell’obbligo ma
anche quella universitaria, la sanità e la previdenza, con il conseguente
taglio di posti di lavoro, mobilità forzata e cassa integrazione per migliaia
di dipendenti pubblici.
LA PARTITA NON E’ CHIUSA
PROSEGUIAMO
LA MOBILITAZIONE
IL
21 MARZO
INIZIATIVE DI LOTTA E MANIFESTAZIONI