SI APRONO I CONTRATTI
CON IL BLOCCO DELLE CARRIERE
Il
29 maggio l’Aran, dopo aver ricevuto la direttiva del governo, apre
ufficialmente la stagione dei rinnovi dei contratti pubblici.
Le premesse sono pessime:
·
Stanziamenti
assolutamente insufficienti non per adeguare le retribuzioni ai livelli europei
ma neanche sufficienti per il recupero dell’inflazione “programmata”;
·
Una
sentenza della Corte Costituzionale che blocca la progressione di carriera dei
dipendenti finanziari e viene esportata, ora, a tutto il pubblico impiego;
·
Un
protocollo d’intesa firmato in febbraio che, rilanciando la concertazione,
ripropone una contrattazione al ribasso.
I
frutti “marci” della concertazione
sono ormai sotto gli occhi di tutti e i loro effetti si fanno sentire
pesantemente sulla pelle e nelle tasche dei lavoratori.
I
contratti “a perdere” firmati
negli ultimi dieci anni hanno falcidiato il potere d’acquisto delle buste
paga, mettendo a nudo tutte le false promesse fatte per far digerire ai
lavoratori i sacrifici (economici e di rinuncia dei diritti) per l’ingresso in
Europa.
L’ordinamento
professionale introdotto nell’ultimo contratto mantiene, in gran parte del
pubblico impiego, il blocco di ogni possibilità di progressione di carriera.
Le
varie riforme della Pubblica Amministrazione, introdotte dai precedenti governi
di centro-sinistra e riprese con vigore dall’attuale compagine di
centro-destra, hanno modificato profondamente le Amministrazioni e le modalità
di lavoro a più alto contenuto professionale di cui il “nuovo” ordinamento
non tiene assolutamente conto riferendosi esclusivamente alle compatibilità
economiche legate ai tagli della spesa pubblica.
La RdB Pubblico impiego rilancia con
forza la propria proposta contrattuale e invita fin da subito i lavoratori alla
mobilitazione contro tutti i tentativi concertativi di svendita dei propri
diritti.
MERCOLEDI’
29 MAGGIO ORE 10,00
PRESIDIO
SOTTO IL MINISTERO DEL TESORO
PER
I SALARI EUROPEI
PER
PERCORSI DI CARRIERA GARANTITI
PER
LA RIQUALIFICAZIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO
CONTRO
OGNI FORMA DI PRECARIATO