Direttiva Frattini CCNL Ministeri 

CORNUTI E MAZZIATI 

La direttiva per il rinnovo del contratto dei ministeriali che il ministro Frattini ha inviato all’Aran si presenta come l’ennesima truffa per i lavoratori statali che certamente avrà ripercussioni negative sul servizio pubblico e condizionerà pesantemente il rinnovo dei contratti negli altri comparti pubblici.

Altro che salari europei, per gli statali si profila un altro contratto “a perdere” con il calcolo su una inflazione programmata che nulla ha a che vedere con la reale perdita del potere d’acquisto degli stipendi, con decorrenze che si profilano in ritardo di un anno rispetto alla naturale scadenza del contratto e con fondi che bisognerà aspettare la prossima finanziaria per vederli.

Sull’ordinamento professionale c’è nella direttiva un clamoroso “ritorno al passato” dove il dipendente deve abbandonare qualsiasi speranza di carriera perché se ne vuole prevedere un vero e proprio blocco per i dipendenti che da ormai 25 anni aspettano il riconoscimento della maggiore professionalità acquisita e anni e anni di mansioni superiori svolte.

L’ordinamento proposto da Frattini non prende neanche in considerazione la riorganizzazione della pubblica amministrazione, e in particolare dei ministeri, che in questi ultimi anni hanno trasformato profondamente le funzioni e la professionalità richieste. E’ chiaro che senza un adeguato riconoscimento di questo le riforme sono destinate inesorabilmente a naufragare.

La RdB P.I. e i lavoratori pubblici non sono più disponibili a ingoiare altri rospi e, come già dimostrato negli ultimi tempi con le massicce adesioni alle iniziative promosse dalla RdB, da settembre ritorneranno nelle piazze per rilanciare, contro gli attacchi del governo, sul terreno dei diritti e per il potenziamento del servizio pubblico.

 Roma, 7 agosto 2002

                                                                           p/Direzione Nazionale - Giuliano Greggi