RIFORMA MERCATO DEL LAVORO.
Le principali novitā del Ddl 848 approvato in Parlamento
tratto dal sito del Ministero del
Lavoro (www.minwelfare.it)
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Cade il vincolo per le societā di limitarsi alla sola fornitura di lavoro
interinale; viene estesa ai consulenti del lavoro e dell'Universitā l'attivitā
di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.
I servizi pubblici e privati di collocamento saranno collegati attraverso il
Sistema Informativo del Lavoro (SIL) in una rete, che comprenderā il
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e gli enti previdenziali.
Nascerā la borsa del lavoro, una banca dati dei lavoratori attivi e in cerca
di occupazione.
Gli Enti bilaterali acquisiscono compiti rilevanti in materia di collocamento.
Finora questi organismi, che rappresentano sindacati e associazioni dei datori
di lavoro, hanno gestito alcuni istituti contrattuali; ora avranno un ruolo
nel collocamento, nella certificazione dei rapporti di lavoro, nella vigilanza
sugli appalti.
Si introducono il lavoro a chiamata (job on call), il lavoro ripartito
(job sharing) e quello accessorio; sarā considerato occasionale il
lavoro che dura meno di trenta giorni in un anno, ci saranno nuove regole per
le collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.), verrā
incentivato il ricorso al part-time. Per le aziende si regolamenta il
ricorso a strumenti come l'outsourcing (il trasferimento di un intero
ramo produttivo) e come lo staff leasing, che consente di
"affittare" da altre societā anche lavoratori a tempo
indeterminato. Nella disciplina sul socio lavoratore (art.9), la preminenza
verrā data al vincolo associativo piuttosto che al rapporto di lavoro.
I lavoratori disabili con un contratto interinale, potranno essere computati
dalle aziende nella quota obbligatoria di lavoratori disabili.
La delega favorisce l'estensione al settore agricolo di molte forme di
flessibilitā, dal part-time al lavoro temporaneo.
Per ridurre il contenzioso in materia di qualificazione del rapporto di
lavoro, il Governo č delegato alla certificazione (art.5).
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Formazione:
il governo č delegato al riordino dei contratti formativi (art.2)
I contratti di apprendistato e i contratti di formazione saranno collegati ai
sussidi di disoccupazione. Un'attenzione particolare č dedicata alla
formazione per le neo-mamme, che potranno usufruire di strumenti per il
reinserimento nel mercato del lavoro.
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Funzioni ispettive:
verranno razionalizzate (art.8)
Le funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro,
attualmente affidate al Ministero e all'Inps, saranno riviste e centralizzate.
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Pubblica amministrazione:
č esclusa (art.6)
Le disposizioni del Ddl non si applicano al personale della P.A., a meno di un
esplicito richiamo.