I RILIEVI DEL GOVERNO FANNO SLITTARE

IL CONTRATTO DEGLI STATALI

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Questa mattina l’Aran ha compiuto un tentativo per ricomporre l’accordo per il contratto degli statali dopo l’approvazione con alcuni rilievi fatta dal Consiglio dei Ministri.

Anche questo governo, come i precedenti, non rinuncia ad interferire pesantemente nelle dinamiche contrattuali ponendo veti e condizioni su materie interamente demandate alla contrattazioni tra le parti.

Interferenze rispetto ai termini delle azioni disciplinari che la contrattazione aveva stabilito per dare certezza al diritto di difesa dei lavoratori; e interferenze rispetto alla certezza e all’unicità dei trattamenti economici per cui il conglobamento della contingenza nello stipendio base deve essere considerato unico emolumento ai fini dell’indennità di buonuscita mentre ai fini pensionistici deve essere di nuovo scorporato in due separate voci.

Su questa ultima questione è chiara la volontà di “distrarre” circa 9 euro medie mensili, delle già scarse risorse stanziate, per finanziare il TFR che verrà prossimamente utilizzato per i famigerati Fondi per la pensione integrativa gestiti da assicurazioni o società finanziarie.

Un regalo a queste società decisamente improponibile anche a fronte degli ultimi studi sulla perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni degli impiegati che si attestano oltre il 7% negli ultimi due anni.

La RdB, che non si è minimamente appassionata al conglobamento della contingenza nello stipendio base, di fronte all’imposizione di non calcolarlo anche ai fini pensionistici propone di trasferire i 9 euro interamente sullo stipendio tabellare in maniera da avere effetti anche ai fini pensionistici.

Questi sono ulteriori elementi di caduta di questo contratto da sottoporre alla valutazione dei lavoratori del comparto per farli esprimere democraticamente circa un accordo che si rivela ogni giorno di più come un “contratto a perdere”.

Roma, 7 aprile 2003

p/Direzione Nazionale Giuliano Greggi