Sciopero della fame al CIV dell’INPDAP
in difesa dei contributi dei dipendenti pubblici

Documento
formato .pdf compresso

Scarica il software necessario: Winzip
(1,2 MB)
Acrobat reader
(8,4 MB)

L’attacco del Governo ai dipendenti pubblici si fa sempre più pesante.

Dopo la Cartolarizzazione del Patrimonio Immobiliare il Ministro Tremonti passa alla cartolarizzazione del Credito dell’Inpdap, ovvero ad una seconda fase dello scippo dei contributi versati da milioni di dipendenti pubblici iscritti alle casse dell’Inpdap, per ripianare i conti del bilancio generale dello Stato.

I dipendenti Civili e Militari dello Stato, degli Enti Locali, della Sanità e della Scuola, che hanno versato per anni un contributo pari allo 0.35 del loro stipendio, prelevato direttamente in busta paga e finalizzato a costituire un "fondo" per la concessione dei piccoli prestiti, del mutuo per l’acquisto della prima casa, per l’erogazione delle borse di studio, per l’invio dei propri figli nei soggiorni estivi od alle vacanze studio all’estero, per garantire un’azione di sostegno agli anziani pensionati con l’accoglienza nelle Case di Soggiorno, vedono sparire in un colpo solo tutto questo, grazie alla Cartolarizzazione del Credito.

Operazione rispetto alla quale lo stesso C.I.V. dell’Inpdap, che rappresenta l’Organo di Indirizzo dello stesso Istituto, ha espresso tutta la sua contrarietà invitando l’attuale Commissario a battersi per scongiurare tale situazione, restando tuttavia inascoltato.

Nel frattempo il Ministro Tremonti procede sempre più speditamente con la seconda fase di Cartolarizzazione del patrimonio immobiliare, richiamando i vertici degli Enti ad un più incisivo e veloce processo di vendita, mentre lo stesso Sindaco di Roma, confermando quanto previsto per tempo dalla RdB sugli effetti del processo di dismissione del Patrimonio Pubblico, rilascia preoccupate interviste sulla gravissima situazione dell’emergenza abitativa nelle grandi e medie città, con un aumento esponenziale degli sfrattati, che ha raggiunto solo nella Capitale la cifra di 30.000 famiglie.

Da parte loro le società immobiliari private, hanno fatto sentire tutto il loro peso sul processo di vendita protestando per una possibile turbativa del mercato, ottenendo di fatto dal Governo l’aumento vertiginoso del 30 – 40 % dei valori degli immobili posti in vendita, rendendo così vane ed insufficienti le agevolazioni previste dalla legge per l’acquisto in blocco degli immobili da parte degli inquilini, che saranno sempre più in difficoltà andando ad alimentare il numero dei futuri sfrattati, vista anche l’impennata dei canoni di locazione.

La RdB P.I. impegnata da anni su questo fronte, sia sulla tutela degli inquilini sia contro il furto dei contributi previdenziali utilizzati dagli Enti Pubblici per acquistare gli immobili come investimento (riserva tecnica) posto a tutela delle prestazioni pensionistiche, rafforza e rilancia le proprie azioni di lotta con lo sciopero della fame ad oltranza del Consigliere della RdB nel C.I.V. dell’INPDAP Carmelo Calabrese, Coordinatore della Commissione Patrimonio del C.I.V. dell’ Istituto, che prenderà il via il giorno 4 Giugno 2003

Per Mercoledì 4 giugno ore 11,30 è convocata dal consigliere Calabrese una
CONFERENZA STAMPA
presso la sede dell’Inpdap in Via S. Croce in Gerusalemme, 55 ROMA

anche in previsione dell’incontro nazionale dei Comitati ed Associazioni degli Inquilini fissato per il 7 Giugno 2003 alle ore 9,30 presso la Direzione Generale dell’INPDAP, per richiamare l’attenzione della stampa e di tutte le forze politiche e sociali al fine di promuovere ogni tipo di intervento capace di bloccare queste operazioni ed imporre al Governo l’apertura di un tavolo di confronto al fine di ricercare soluzioni volte a risolvere i problemi denunciati.